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Cassa Forense, prestiti avvocati under 35: scadenza 31 ottobre per il bando 2019

C’è tempo fino al 31 ottobre per partecipare al bando per l’erogazione di prestiti indetto dalla Cassa Forense riservato agli avvocati con meno di 35 anni, destinato all’allestimento e al potenziamento dello studio legale

Cassa Forense, prestiti avvocati under 35: scadenza 31 ottobre per il bando 2019

Il bando è disponibile sul sito dell’Ente nella sezione Welfare e rientra fra le iniziative a sostegno della professione previste nel Nuovo Regolamento per l’erogazione dell’Assistenza, in vigore dal 2016. Attraverso la partecipazione al bando, gli avvocati infratrentacinquenni iscritti alla Cassa possono usufruire di condizioni agevolate per l’accesso al mercato del credito finalizzato a sostenere le spese di avviamento dello studio professionale. L’erogazione del prestito è condizionata dalla finalità di utilizzo che può riguardare esclusivamente l’allestimento e il potenziamento dello studio legale. Vediamo come funziona.

Bando sui prestiti agli avvocati under 35: quali sono le agevolazioni previste. Il beneficio consiste nell’intervento da parte dell’Ente di previdenza per l’abbattimento degli interessi connessi al prestito e per gli aspetti legati alla garanzia per l’accesso al credito. Il servizio di prestito, affidato alla Banca Popolare di Sondrio per il triennio 2018-2021, prevede la possibilità per i richiedenti di beneficiare di un abbattimento del 100% degli interessi passivi che verranno versati direttamente dalla Cassa Forense all’Istituto di credito.

La misura, in sostanza, si traduce in un’opportunità per i giovani avvocati di beneficiare di un contributo economico al fine di potenziare la propria attività e rendersi così più competitivi sul mercato. L’importo erogabile dalla Banca va da un minimo di € 5.000 fino ad un massimo di € 15.000 per ciascun iscritto alla Cassa, fino ad esaurimento del fondo stanziato dall’Ente di previdenza pari ad € 1.000.000. Il prestito è rimborsabile in uno, due, tre, quattro o cinque anni ed il pagamento degli interessi passivi da parte dell’Ente è previsto per l’intera durata del contratto, a condizione che il richiedente, per l’intero periodo, versi in regime di iscrizione alla Cassa. Qualora, per qualsiasi ragione, dovesse intervenire la cancellazione dall’Albo, il richiedente decade infatti dal beneficio e, a decorrere dalla mensilità successiva a quella in cui è intervenuta la delibera di cancellazione, sarà tenuto a pagare gli interessi maturandi fino al rimborso integrale del prestito, oppure ad effettuare immediatamente il pagamento del credito residuo. Per i professionisti che nell’ultimo modello 5 abbiano dichiarato un reddito inferiore ad € 10.000 la Cassa fornisce, inoltre, apposita garanzia fideiussoria per l’accesso al finanziamento, fino ad esaurimento dell’importo a tal fine stanziato pari ad € 2.500.000.

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