Anno: XXV - Numero 214    
Giovedì 21 Novembre 2024 ore 13:20
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I Commercialisti favorevoli al ddl sulla competitività dei capitali

'Importante il ruolo dei professionisti iscritti all’Albo'

I Commercialisti favorevoli al ddl sulla competitività dei capitali

 

Il Consiglio nazionale dei commercialisti, audito ieri presso la Commissione Finanze e tesoro del Senato sul disegno di legge delega “Interventi a sostegno della competitività dei capitali”, ha definito il testo “un intervento apprezzabile, volto alla semplificazione e alla razionalizzazione del quadro normativo e regolamentare attuale con una spinta alla mobilizzazione e la canalizzazione dei risparmi privati verso le attività delle imprese”.

In particolare, a giudizio del consigliere nazionale David Moro “c’è la necessità di assicurare la presenza di presidi per gli investitori e le società emittenti.

In questa prospettiva desta qualche perplessità l’assenza di un regime normativo completo delle nuove Srl Pmi, oggetto di reiterati interventi normativi nell’ultimo decennio, che nelle previsioni del ddl potranno avere accesso a sistemi di dematerializzazione delle quote simili a quelle in uso per le Spa”. E aggiunge: “Ci si chiede se, considerate le rilevanti novità introdotte per le piccole e medie imprese costituite in forma di Srl che tendono ad assottigliare le differenze con le Pmi emittenti azioni quotate, non si renda necessario suggerire previsioni volte a definire uno “statuto” normativo di tali società in termini di maggior rigore rispetto a quanto già previsto nella disciplina codicistica e nell’ottica di offrire più ampie tutele ai soci investitori e presidi essenziali per garantire simmetria, completezza e affidabilità informativa, nonché l’adeguatezza degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili”, come peraltro oggi impone la legge alle società che si “aprono” all’investimento”.

    Moro ha, infine, sottolineato “l’importante ruolo che il professionista iscritto all’Albo può svolgere nell’ambito della ‘corporate finance’ su tali tematiche, in quanto professionista in possesso di specifiche competenze tecniche riconosciute alla legge professionale, anche nell’ambito dei progetti educativi che si intendono avviare per sensibilizzare i consumatori”.

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