Amministratori di condominio, restano 'nodi' dopo la riforma
10 anni fa la legge: 'Ha, però, dato rilevanza a professionisti'
In evidenza
Una legge che “ha dato la giusta rilevanza alla figura dell’amministratore, ma che presenta ancora ‘nodi’ irrisolti”: è ciò che pensa l’Anammi, l’Associazione nazional-europea amministratori d’immobili, sulla riforma del condominio, entrata ufficialmente in vigore il 18 giugno del 2013.
A distanza di dieci anni da quella data, la disciplina, recita una nota, presenta alcuni “buchi” che le istituzioni competenti non sono riuscite (o non hanno voluto) colmare.
“La riforma ha finalmente stabilito che la nostra è una categoria di autentici professionisti – sottolinea il presidente Giuseppe Bica- chiamata a rispondere a determinati parametri professionali e con competenze tecniche ben precise”, ma si lamenta “la mancata indicazione degli enti che dovrebbero formare in modo adeguato i professionisti, provvedendo sia alla formazione di base, sia all’aggiornamento periodico”, si legge, infine.
Notizie Correlate
Amministratori di condominio, l’associazione è ‘certificata’
28 Maggio 202425 anni per l'Anammi, che conta oramai 13.000 soci
Amministratori condominio. la categoria è vulnerabile serve il vaccino
16 Marzo 2021Immunizzare i lavoratori, fanno un servizio essenziale
Sì al tavolo di concertazione per gli amministratori di condominio
18 Maggio 2020In vista della prima riunione del 18 maggio, l’Ananmmi condivide la proposta dell’Unai di un organismo di confronto, aperto esclusivamente alle associazioni che realmente rappresentano la categoria