Digitalizzazione in sanità, ecco come sarà riorganizzata tra Agenas e Agid
L’agenzia si chiama ASD, ma si identifica con l’Agenas, l’Agenzia nazionale dei servizi sanitari regionali
Piattaforma per la telemedicina e indicatori di prestazione leggibili da una regione all’altra: sono gli obiettivi che si pone il governo Meloni, con le Regioni, nel dotare l’Italia di un’Agenzia nazionale per la Sanità Digitale. Piattaforma per la telemedicina e indicatori di prestazione (oltre che cartelle cliniche) leggibili da una regione all’altra: sono gli obiettivi che si pone il governo Meloni, con le Regioni, nel dotare l’Italia di un’Agenzia nazionale per la Sanità Digitale. L’agenzia si chiama ASD, ma si identifica con l’Agenas, l’Agenzia nazionale dei servizi sanitari regionali. A decidere la doppia identità, una delibera della conferenza stato-regioni in discussione in queste settimane che rivede lo statuto dell’Agenzia, dotando Agenas anche di un nuovo Ufficio Affari legali. La nuova Agenas integrerà i propri compiti con l’AgID, l’Agenzia per l’Italia Digitale, che –sottoposta ai poteri d’indirizzo e vigilanza della Presidenza del Consiglio si occupa della digitalizzazione dei soggetti pubblici e privati, di carta d’identità come di fattura elettronica, di Spid e domicili digitali come di salute, ed incorpora le competenze di due agenzie “storiche”: quella per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione nata nel 2006, e del Cnipa, filiazione della soppressa Authority per l’informatica nata nel 2003 con il Testo Unico sulla Privacy.
Con l’ok delle regioni ad ASD, previsto a giorni, per la sanità potrebbe prefigurarsi un percorso di digitalizzazione autonomo in cui l’ASD-Agenas, organo tecnico a disposizione del Ministero della Salute, monitorerà in prima persona il varo della Piattaforma nazionale di Telemedicina prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per realizzare la quale a marzo Agenas ha firmato con il Raggruppamento Temporaneo di Impresa (RTI) Engineering Ingegneria Informatica ed Almaviva un contratto da 250 milioni di euro (2,8 miliardi il valore dell’intero capitolo telemedicina che a regime, dal 2026, dovrebbe collegare 280 ospedali al territorio). L’Agenzia intende occuparsi pure della gestione della piattaforma dove medici e professionisti sanitari troveranno servizi informatizzati per offrire televisite, telecontrolli, teleconsulti e telemonitoraggi ai pazienti. Agenas, infine, si adopererà per uniformare i linguaggi informatici utilizzati in sanità dalle 21 regioni e province autonome. In un contesto dove, da una parte all’altra della Penisola, le cartelle cliniche, gli indicatori delle prestazioni specialistiche e di conseguenza le tariffe sono molto differenti, il compito dell’Agenzia diretta da Domenico Mantoan sarà di omogeneizzare gli standard per favorire la condivisione di dati sanitari, anche da parte dei pazienti.
Di affidare all’Agenas i compiti di agenzia per l’e-health si parla da un anno circa. Intanto, da parte sua, l’Agid istituita presso la Presidenza del Consiglio non ha smesso di occuparsi di sanità ma anzi ha evidenziato tre aspetti chiave nell’ambito di un Piano Triennale per l’Ecosistema Sanità: primo, il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), come esempio di infrastruttura abilitante; secondo, i centri unici di prenotazione come esempi di semplificazione dell’interazione tra Pubblica Amministrazione e il cittadino; terzo, e forse oggi più “cruciale”, la telemedicina. Agid si occupa inoltre di temi come la dematerializzazione dei referti, lo Spid e la tessera sanitaria, le ricette digitali. I cambi di vertice sono recenti in entrambe le agenzie. Ad inizio 2023 sono stati confermati i vertici Agenas, presidente Enrico Coscioni e Dg Mantoan; per il Dg Agid si è dovuto attendere la nomina di Mario Nobile a fine marzo. Oggi, la trasformazione di Agenas in Agenzia per la sanità digitale si inserisce in un percorso coordinato con Agid. Già a febbraio le due agenzie avevano firmato un accordo quadro per valorizzare soluzioni innovative in ambito sanitario e per la gestione di bandi sia in telemedicina sia riguardo l’applicazione dell’intelligenza artificiale a supporto dell’assistenza primaria (qui è previsto un investimento iniziale da 37,5 milioni). Con l’accordo di febbraio, AgID ha anche posto a disposizione di Agenas la piattaforma appaltinnovativi.gov.it, che funge da broker per gli acquisti d’innovazione delle Pubbliche amministrazioni italiane.
Da Sanità 33.it
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