Milano, medico picchiato al Policlinico da un uomo con problemi psichici
Frattura scomposta al femore

Lavorano ogni giorno per soccorrere i pazienti e poi finiscono per essere, a loro volta, soccorsi. È ancora allarme aggressioni agli operatori sanitari lombardi che, in tre anni, hanno subito 60mila attacchi, sia verbali che fisici. L’ultimo episodio violentissimo mercoledì pomeriggio, quando un medico del Policlinico, 33 anni, è stato picchiato dal figlio di un’anziana paziente ricoverata, che gli ha spezzato la gamba. Il dottore ha riportato una frattura scomposta al femore: è stato operato d’urgenza ed ha riportato 45 giorni di prognosi. Mentre l’aggressore, italiano, 56anni, residente fuori Milano, invalido civile al 100 per cento, in cura al Cps di Monza per disturbi del comportamento, è stato denunciato a piede libero dai carabinieri.
Secondo una prima ricostruzione, il 56enne chiedeva che la mamma venisse dimessa dal reparto ad alta intensità di cura. A quel punto è intervenuto il medico della direzione sanitaria, «di esperienza», dicono i colleghi: ha spiegato al 56enne le condizioni della madre e, all’improvviso, l’uomo è andato in escandescenze. Si è ha scagliato contro il sanitario, tirandogli un pugno e un fortissimo calcio alla gamba. Immediato l’intervento delle persone presenti che hanno evitato il peggio, perché l’aggressore avrebbe proseguito nel pestaggio. «È stato un episodio rapido e inspiegabile che non c’è stato il tempo di reagire», ha spiegato il direttore generale del Policlinico, Ezio Belleri. «Era semplicemente un colloquio informativo che non doveva scatenare una tale reazione».
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