OPERATIVA ITALIA COMPETENTE BY CONFASSOCIAZIONI
La nuova piattaforma finalizzata a valorizzare le competenze di professionisti, manager e imprenditori che vogliono diventare azionisti del Paese
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“Un progetto nato da un confronto importante tra le nostre tante leadership – ha proseguito il Presidente di Confassociazioni, Angelo Deiana – dove è emerso il fatto che esiste un sistema di professionalità, dentro e fuori Confassociazioni, che deve essere messo a disposizione del Paese per accelerare i processi di sviluppo già in corso, combattere la scarsa produttività e quella sensazione di “mancanza di competenze” in cui sembra essere caduta la nostra Italia. Un obiettivo difficile perché viviamo in un Paese strano, nascosto e seduto che ha perso il pensiero felice che lo faceva volare: la fiducia nella creatività di quel “Made in Italy” che da secoli “colonizza” il mondo sul piano della cultura e del management, dell’eleganza e del pragmatismo, del bello e del buono”.
“Ecco perché la piattaforma di Italia Competente – ha proseguito Riccardo Alemanno, Vice Presidente Vicario di Confassociazioni – vuole mobilitare e promuovere in tutti i settori le competenze economiche e sociali del Paese. Generazioni di professionisti, manager, imprenditori, giovani competenti che devono essere portati all’attenzione di tutti nelle professioni, nelle imprese, nella formazione, nelle università, nella politica e nelle Istituzioni. Veri e propri azionisti di un Paese che apre gli occhi e trova nelle competenze di queste persone una soluzione per un futuro migliore di crescita e sviluppo”.
“Sappiamo quanto siano essenziali la formazione e la professionalità in questa fase di data driven economy – ha aggiunto Franco Pagani, Vice Presidente Vicario Aggiunto di Confassociazioni – ma, sul palcoscenico del nostro Paese, vanno valorizzate le tante persone in grado di fare “execution management”. Per questo la piattaforma di Italia Competente è basata su tre pietre angolari: formarsi ed essere competenti sul proprio mercato (economico, politico, istituzionale), mettere a terra tali competenze attraverso la loro promozione e la loro visibilità e farle diventare realtà attraverso la concreta risoluzione dei problemi degli altri”.
“Senza dimenticare – ha ribadito Federica De Pasquale, Vice Presidente Nazionale di Confassociazioni – che Italia Competente ha anche lo scopo straordinariamente importante per la nostra Confederazione di valorizzare e promuovere le competenze delle donne italiane. Troppo spesso, infatti, in questo Paese dimentichiamo le competenze delle donne. Un errore a cui vogliamo dare ristoro perché le capacità femminili saranno sempre più attrattive in un mondo in cui preziose sono le connessioni, l’interdisciplinarietà, la trasmissione di conoscenze. Noi di Confassociazioni non abbiamo dubbi: fare leva sulle competenze delle donne è una cura efficace contro il declino di qualsiasi Paese, compreso il nostro”.
“Ma non faremo solo promozione e valorizzazione della professionalità delle persone – ha rimarcato il Deiana – perché, in un mondo dove il concetto di reputazione è fondamentale, ITALIA COMPETENTE accrediterà ogni curriculum attraverso un apposito Advisory Board di altissimo standing, che presenteremo alla fine di settembre e che certificherà l’affidabilità reputazionale del cv stesso rispetto a tutti i soggetti terzi. D’altra parte, per noi di Confassociazioni la reputazione è tutto nei suoi elementi di base: attenzione, affidabilità e, soprattutto, quella continuità della fiducia nel tempo che si basa su valori di etica e responsabilità. Questa è – ha concluso Deiana – la chiave di fondo di Italia Competente by Confassociazioni: il futuro di questo Paese deve essere un sistema di competenze che diventa pragmatismo, efficacia e risultati concreti per noi, per la nostre famiglie e per il Paese. Iscriversi, caricare il CV, raccontare cosa ognuno di noi vuole fare per se stesso e per il Paese e, dopo la certificazione del nostro Advisory Board, Italia Competente metterà a disposizione tutte le nostre connessioni nel mondo dell’economia, della formazione, dell’università, della politica, delle Istituzioni. Perché, parafrasando il nostro mantra, per il futuro della nostra Italia, volare sulle competenze è bello, ma atterrare nei ruoli è tutto”.
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