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Medici e infermieri multati per «troppi straordinari» durante l'emergenza Covid, il caso al pronto soccorso del policlinico di Bari

L’Ispettorato nazionale del Lavoro su imput del ministro Calderone sospende le sanzioni ai medici

Medici e infermieri multati per «troppi straordinari» durante l'emergenza Covid, il caso al pronto soccorso del policlinico di Bari

Una multa da 27.100 euro ricevuta dall’Ispettorato del lavoro per aver «durante il drammatico periodo Covid» svolto, lui e il resto del personale, straordinari nel pronto soccorso del Policlinico di Bari andando oltre le ore di lavoro previste dalla legge.

L’azione ispettiva esercitata è stata avviata dall’Ispettorato territoriale a seguito delle segnalazioni effettuate da un’associazione sindacale autonoma per lamentare i mancati riposi e il superamento degli orari massimi di lavoro del personale medico nel corso del 2021. L’Ispettorato procederà, nei prossimi giorni, ad ulteriori approfondimenti per valutare l’annullamento delle sanzioni comminate.

A ricevere la sanzione amministrativa il direttore del pronto soccorso, Vito Procacci, che ha preso carta e penna e ha scritto «amareggiato» al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Nella lettera Procacci evidenzia che la sua struttura durante il periodo Covid ha salvato «la vita a circa 8600 pazienti, di cui 1600 ventilati meccanicamente».

«Le scrivo – dice – perché oggi, dopo tutto l’impegno profuso da me e dalla mia meravigliosa equipe nel contribuire orgogliosamente a rendere un essenziale servizio ai cittadini, in nome del giuramento di Ippocrate e dell’articolo 32 della Costituzione, le affido tutta l’amarezza, la delusione e lo sgomento per il trattamento ricevuto da uno Stato che amo ma nel quale ad oggi faccio fatica a riconoscermi». «Nei giorni scorsi io e i miei colleghi, direttori di reparti intensivistici, impegnati nel periodo Covid, siamo rimasti allibiti – spiega – nell’aver ricevuto dal locale Ispettorato del Lavoro una pesante e paradossale sanzione amministrativa, che nel mio caso è pari a 27.100 euro. Tutto ciò, per aver adempiuto al nostro dovere ineluttabile di operatori sanitari durante il periodo tragico dell’emergenza Covid».

Il verbale imputa ai sanitari «di non aver rispettato all’epoca i riposi prescritti e aver lavorato più delle ore previste (tra l’altro calcolo tecnicamente infondato)». Procacci annuncia di aver fatto «opposizione» ma «non posso negarle che – scrive rivolgendosi a Mattarella – mi sento profondamente ferito da un Paese che fino a poco tempo fa ci definiva eroi, insignendoci, tra l’altro, di un premio per ‘aver fatto respirare la Gente di Puglia e oggi ci chiama trasgressori in un burocratico quanto asettico verbale di sanzione amministrativa.

Le affido tutta l’amarezza – si è sfogato il medico- la delusione e lo sgomento per il trattamento ricevuto da uno Stato che amo ma nel quale ad oggi faccio fatica a riconoscermi. Nei giorni scorsi io e i miei colleghi, direttori di reparti interventistici, impegnati nel periodo Covid, siamo rimasti allibiti nell’aver ricevuto dal locale Ispettorato del lavoro una pesante e paradossale sanzione amministrativa, che nel mio caso è pari a 27.100 euro. Tutto ciò per aver adempiuto al nostro dovere ineluttabile di operatori sanitari durante il periodo tragico dell’emergenza Covid”.

“La sospensione delle sanzioni da parte dell’Inps, nell’attesa di valutarne l’annullamento, è segno di attenzione nei confronti dei professionisti, e di giusta valutazione del loro impegno quotidiano e dell’abnegazione dimostrata durante la pandemia” ha detto il presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli. “Ringraziamo il ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone per il tempestivo intervento al fine di risolvere la paradossale situazione dei medici multati per non aver rispettato, in piena pandemia, il limite degli orari di lavoro. Si tratta di un segnale di grande attenzione del ministro e del governo intero per la Professione medica, e di riconoscimento per il supporto che ha prestato e presta al Paese”, sottolinea. “Siamo grati al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – continua Anelli che domani incontrerà la Calderone -– per avere, ancora una volta, dimostrato la sua solidarietà e la sua considerazione per i medici e per il loro contributo”. “Un grazie, infine, a tutti i medici – conclude il presidente Fnomceo – che, lavorando senza risparmiarsi, hanno traghettato il Paese fuori dalla pandemia, assistendo oltre 26 milioni di persone e salvando centinaia di migliaia di vite messe a rischio dalla malattia grave”.

 

 

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