Avvocati, nuovo sciopero a dicembre
Contro la riforma della prescrizione in arrivo, gli avvocati penalisti proclamano una nuova astensione dalle udienze dal 2 al 6 dicembre
Ci sarà un nuova astensione degli avvocati penalisti dal 2 al 6 dicembre. Anche stavolta, come per quella svolta dal 21 al 25 ottobre scorso, l’obiettivo della protesta è la riforma della prescrizione varata a gennaio scorso dal Governo Conte 1 con la legge “spazzacorrotti” [1] e che dovrebbe entrare in vigore, salvo modifiche, il prossimo 1° gennaio 2020. Gli avvocati avevano annunciato ad inizio autunno che su questo fronte sarebbero stati pronti ad una guerra senza precedenti e così è stato: lo sciopero del 25 ottobre non ha avuto gli esiti sperati e dunque ora le Camere Penali rilanciano l’iniziativa, organizzando, dal 2 all’6 dicembre prossimi, anche una ”Maratona oratoria nazionale per la verità sulla prescrizione” che si terrà a Roma in Piazza Cavour, di fronte al palazzo della Corte di Cassazione. Qui, gli avvocati oratori (saranno più di mille provenienti da tutta Italia, afferma l’Ucp) si avvicenderanno dalle 8 di mattina a mezzanotte «per informare incessantemente, e senza sosta – spiega una nota dell’Ucp – la pubblica opinione circa i reali contenuti di una riforma sciagurata che renderà il processo penale senza fine e colpirà in modo irrimediabile diritti fondamentali di tutti, prolungando a tempo indeterminato, ben più di quanto già oggi accada, la definizione dei processi penali, con un danno incommensurabile sia per i diritti degli imputati che per quelli delle persone offese». Le Camere Penali spiegano anche che l’iniziativa intende «rendere concreto e visibile l’appello al Legislatore e alle forze politiche ad assumere o sostenere iniziative legislative volte alla cancellazione della legge che abolisce la prescrizione in appello». Per il presidente dell’Ucp, avvocato Gian Domenico Caiazza, «questa riforma è una follia, perché renderà il processo infinito». La riforma in arrivo infatti prevede che dal 1° gennaio 2020 i termini di prescrizione siano sospesi con la pronuncia della sentenza di primo grado, in modo che essa non operi più nei gradi d’appello o in Cassazione, portando all’estinzione dei processi. La disposizione è fortemente avversata dagli avvocati, che vedono il pericolo di processi molto più lunghi e di durata indefinita. Leggi anche: quando si prescrive un reato e qual è la differenza tra prescrizione ed assoluzione.
Fonte. La legge per tutti
Altre Notizie della sezione
“No amore – oltre il tunnel”
19 Novembre 2024Al Cnf la premiazione del festival di cortometraggi contro la violenza sulle donne, in vista del 25 novembre.
Approvare l’emendamento “Fondo praticanti”
19 Novembre 2024L’Aiga rilancia l’emendamento Faraone che prevede un fondo per i compensi dei praticanti avvocati pari a 400 euro mensili.
L’Avvocatura milanese degli ultimi 150 anni si racconta.
18 Novembre 2024Fino al 22 novembre sono tre eventi e una Mostra a scandire la celebrazione dei 150 anni dall’istituzione degli Ordini Forensi ideati e realizzati dall’Ordine degli Avvocati di Milano.