Il contratto degli studi professionali verso il traguardo
L'intervista de Il Sole 24 Ore al presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella pubblicata lo scorso 20 gennaio
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Per quasi un milione di dipendenti degli studi professionali la buona notizia è che si inizia a vedere il traguardo del rinnovo contrattuale. L’accordo è scaduto nel 2018. Prima il Covid e poi una serie di difficoltà sia sulla parte normativa che economica ha rallentato il confronto. Gaetano Stella, presidente di Confprofessioni, che rappresenta la parte datoriale – i titolari degli studi -, spera che la partita arrivi finalmente a una soluzione. «Martedì 16 – racconta – abbiamo raggiunto un buon equilibrio per quanto riguarda la disciplina normativa del contratto. Ora ci rivedremo mercoledì 24 e all’ordine del giorno ci sono gli aspetti economici. Confido che troveremo un’intesa».
Quali sono i punti che fondano il suo ottimismo?
Martedì tutti i sindacati si sono ripresentati al tavolo, dopo che a luglio avevamo delineato la parte normativa ma subito dopo abbiamo dovuto registrare uno stop sulla regolamentazione economica.
Su questo fronte siete ancora distanti?
Abbiamo fatto un grande sforzo, prendendo atto dell’aumento dell’inflazione. Abbiamo presentato un’offerta che riteniamo adeguata anche per quanto riguarda l’indennità di vacanza contrattuale. Dobbiamo tenere in considerazione l’equilibrio economico-finanziario delle realtà professionali. Vedremo cosa succederà mercoledì ma nutro una ragionevole speranza di essere vicini a chiudere.
Dal punto di vista normativo l’accordo è già perfezionato?
Dobbiamo ancora fare qualche ragionamento sulla disciplina dei contratti a termine, in particolare sulle causali. Poi centrale è la bilateralità, che consente di ampliare il welfare ma che è a carico dei datori di lavoro. Come nel contratto scaduto pensiamo che assistenza e welfare debbano essere estesi anche ai professionisti, in modo complementare ai servizi offerti dalla Casse di previdenza.
L’altro giorno al Cnel si è insediata la consulta sul lavoro autonomo, di cui lei è coordinatore. Quali gli obiettivi?
Lavoreremo per facilitare migliori assetti organizzativi negli studi professionali, anche alla luce degli sviluppi collegati all’intelligenza artificiale. Prioritario anche definire una maggiore protezione sociale per i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata Inps
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