Allarme divario economico nel mondo forense
Greco (Pres. Cnf) la parità per le avvocate è ancora lontana.
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«La persistente disparità di genere nell’avvocatura evidenzia come, nonostante i molti progressi compiuti negli ultimi trent’anni,. Rivolgo la mia gratitudine a coloro, come la giurista Rosanna Oliva de Conciliis, che hanno contribuito a superare le sfide, affrontando già negli anni Sessanta il tema paritario». Lo ha dichiarato il Presidente del Consiglio Nazionale Forense, Francesco Greco, intervenendo ieri al convegno “Il lungo percorso delle pari opportunità” organizzato dal Consiglio Nazionale del Notariato presso la Biblioteca del Senato.
«Insieme a notai e commercialisti – ha spiegato il presidente del CNF, Greco – abbiamo avviato un confronto sui problemi comuni che interessano le nostre professioni, come la promozione della parità di genere, con l’obiettivo di affrontarli in maniera unitaria e coesa. Vorremmo trattare presto, con il Consiglio Superiore della Magistratura, il tema del legittimo impedimento del difensore, cercando soluzioni che limitino la discrezionalità del giudice. Una delle proposte che il Consiglio Nazionale Forense porterà avanti riguarda il sistema dell’alternanza di genere nelle nomine degli avvocati da parte dell’autorità giudiziaria.
È allarmante – aggiunge Greco – il grave divario economico che sussiste ancora tra avvocate e avvocati. Non possiamo ignorare il dato, secondo Cassa Forense e Censis, che in alcune regioni il reddito medio delle avvocate sia addirittura inferiore al limite previsto dalla legge per l’ammissione al beneficio del patrocinio a spese dello Stato. Questa disparità economica non è più tollerabile – ha concluso il Presidente del Cnf -, la nostra proposta è chiara: il cambiamento è necessario. Solo attraverso un impegno comune possiamo superare queste sfide e costruire un futuro più equo».
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