Alla cyber-guerra il governo risponde con... l'Autonomia di Salvini
L'inspiegabile decisione di far slittare la legge sulla cybersicurezza in Parlamento per fare posto al capriccio leghista.
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Con buona pace delle sempre più insistenti minacce del conflitto ibrido che impazza intorno a noi.
Solo pochi giorni fa Giorgia Meloni, parlando dello scandalo scoppiato per i presunti dossieraggi e accessi illeciti denunciati dal procuratore antimafia, Giovanni Melillo, e dal procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, aveva chiesto al Parlamento di approvare in fretta il disegno di legge governativo sulla cybersicurezza, che prevede tra l’altro pene più severe.
Ebbene, si fa fatica a crederlo, proprio ieri il governo ha invece formalmente chiesto alla Camera di non esaminare con urgenza lo stesso disegno di legge.
Da Huffpost
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