Qualità dei tirocini nell’UE, l’intervento della Commissione
vNicolas Schmit: “Vogliamo creare maggiori opportunità in tutti i settori e offrire tirocini retribuiti accessibili a tutti i giovani, indipendentemente dal loro background socio-economico”.
Il Quadro di qualità per i tirocini dell’UE del 2014, che definisce 21 principi per garantire condizioni di apprendimento e lavoro di alta qualità nei tirocini, è stato valutato positivamente dalla Commissione nell’anno 2023. Tuttavia, è emerso che vi è spazio per migliorare l’applicazione, il monitoraggio e l’attuazione di tali principi. Infatti, nell’UE ci sono attualmente circa 3,1 milioni di tirocinanti, di cui 1,6 milioni retribuiti, e si prevede che la domanda di tirocini aumenterà significativamente entro il 2030. Secondo un’indagine Eurobarometro del 2023, la stragrande maggioranza dei giovani europei ha svolto almeno un tirocinio, con il 68% di loro che ha trovato impiego successivamente. Inoltre, c’è stato un notevole aumento nel numero di tirocini svolti in un altro Stato membro, passando dal 9% nel 2013 al 21% di dieci anni dopo.
La Commissione europea propone un’iniziativa volta a migliorare le condizioni di lavoro dei tirocinanti nell’UE, con particolare attenzione alla retribuzione, all’inclusione e alla qualità dei tirocini. Questo include una proposta di Direttiva che mira a combattere l’abuso dei tirocini come sostituti di lavori regolari, assicurando l’assenza di discriminazione, oltre che controlli e ispezioni per evitare tale pratica, coinvolgendo i rappresentanti dei lavoratori nella tutela dei diritti dei tirocinanti e fornendo canali di denuncia per condizioni di lavoro inadeguate. In aggiunta, viene proposta una revisione della raccomandazione del 2014 sul Quadro di qualità per i tirocini, con attenzione particolare sulla giusta retribuzione, l’accesso alla protezione sociale, la nomina di tutor, la promozione dell’equità nell’accesso, l’utilizzo del lavoro ibrido e il miglioramento dell’occupabilità.
Il pacchetto di misure attuale è una risposta alle richieste fatte dalla risoluzione del Parlamento europeo del giugno 2023, dalla Conferenza sul futuro dell’Europa e dall’Anno europeo della gioventù, che chiedevano alla Commissione di garantire tirocini di qualità. Queste azioni contribuiscono anche alla completa attuazione delle misure prevista dall’Anno europeo delle competenze e supportano la Garanzia giovani rafforzata e altre iniziative della Commissione volte a promuovere l’occupazione giovanile.
La proposta di direttiva sarà successivamente discussa dall’UE e dagli Stati membri. Dopo l’adozione, gli Stati membri avranno due anni per recepirle nel diritto nazionale.
Nicholas Schmit, Commissario per gli Affari Sociali: “I tirocini possono essere un ottimo modo per i giovani di fare una prima esperienza lavorativa, apprendere nuove competenze e costruire la propria rete di contatti. Tuttavia, devono essere tirocini di qualità, vale a dire con un chiaro obiettivo di apprendimento, retribuiti e con la possibilità di ricevere un tutoraggio e una guida per aiutarli a passare al mondo del lavoro. Dobbiamo anche fare ogni sforzo per rendere i tirocini più accessibili e inclusivi, non dovrebbero essere solo per pochi privilegiati. Ogni giovane in Europa merita un buon inizio di vita lavorativa.”
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Ufficio stampa Confprofessioni.
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