Medici e infermieri, cambiano le regole per la pensione.
Ecco la circolare: da questa data sarà un calvario per tutti.
Le regole per quanto riguarda la pensione sono sempre in continuo mutamento e in alcuni casi differiscono da settore a settore. Per questo ogni lavoratore deve badare al proprio ramo d’appartenenza per avere notizie certe.
A tal proposito sono importanti le comunicazioni che l’Inps fa periodicamente tramite i propri canali oltre che le disposizioni del Governo, che almeno in questa fase non sembra avere buone nuove in merito.
In questa sede ci concentreremo in particolar modo sui medici e sugli infermieri e sulle ultime disposizioni inerenti le loro pensioni. L’Inps a tal proposito tramite il messaggio numero 1259/2024 ha spiegato una questione abbastanza delicata.
Di fatto è stata ripristinato il quadro antecedente all’emergenza Covid. In quel periodo era stata sancita la cumulabilità dei redditi da lavoro autonomo e co.co.co ai fini pensionistici. D’ora in poi non sarà più così.
Nell’articolo 4, comma 6 del decreto-legge 30 dicembre 2023 numero 215 (c.d decreto Milleproroghe 2024) entrato in vigore il 31 dicembre 2023 è previsto un ulteriore differimento dei termini relativo al conferimento degli incarichi di lavoro autonomo da parte delle Regioni e delle province autonome ai medici, anche se non iscritti al competente albo professionale.
Non è però stata rinnovata la deroga al regime di incumulabilità dei redditi con la pensione anticipata flessibile. Ciò significa che questi incarichi non sono compatibili con diversi trattamenti pensionistici tra cui Quota 100 e la pensione anticipata con il requisito anagrafico di 64 anni di età e 38 anni di contribuzione maturati nel 2022.
Va annoverata anche la pensione anticipata flessibile (età anagrafica non inferiore a 62 anni e anzianità contributiva non inferiore a 41 anni, richiesti per gli anni 2023 e 2024). In sostanza i redditi percepiti nel 2024 determineranno la sospensione della pensione per l’annualità 2024 a meno che la loro erogazione non avvenga dopo il compimento dell’età pensionabile, che attualmente si attesta sui 67 anni.
Il concetto non riguarda solo i medici ma va esteso anche ai sanitari, ai veterinari e a tutti coloro che hanno un ruolo nel comparto della sanità. Chiaramente la notizia ha creato un bel po’ di malcontento soprattutto alla luce dell’impegno profuso in questi anni abbastanza turbolenti. Purtroppo per loro almeno per il 2024 bisogna fare i conti con questo scenario, in attesa di capire cosa avverrà in futuro.
Palermo Live
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