Il processo di mafia: due giorni di dibattito tra penalisti, docenti universitari e magistrati.
L’ emergenza mafiosa ed il diritto penale del nemico e Processare la mafia: regole di giudizio, pulsioni etiche, paradossi.
Sono le tracce di una due giorni dedicata al “Contrasto giudiziario al fenomeno mafioso” che si annuncia di altissimo profilo, per i relatori che saranno chiamati a parteciparvi, organizzata dalla Camera Penale Irpina, che avrà anche una parentesi dedicata alla presentazione del libro scritto a quattro mani dal generale Mario Mori, ex capo dei Ros e dal colonnello Giuseppe De Donno, dal titolo “La verità sul Dossier Mafia-Appalti” , alla presenza dei due autori. Un appuntamento che rilancia l’attività della Camera Penale Irpina guidata dall’avvocato Gaetano Aufiero. La prima sessione è prevista per venerdìi alle 15. Ad aprire il dibattito ed occuparsi dell’introduzione sarà l’avvocato Luigi Petrillo, componente del Direttivo Camera Penale Irpina e dell’Osservatorio Misure patrimoniali e di prevenzione Unione Camere Penali Italiane.
I saluti sono stati affidati al presidente della Camera Penale Irpina, l’avvocato Gaetano Aufiero e all’avvocato Matteo Raffaele Fimiani, coordinatore consulta giovanile CPI. Il primo tema sara’ il “Principio di legalità e diritto giurisprudenziale nel contrasto alla criminalità mafiosa”, affidato al professore, avvocato, Vincenzo Maiello, Ordinario di diritto penale nell’ Università Federico II di Napoli. A discutere invece su “L’ “ingiusto processo” per i delitti di criminalità organizzata” è stato il professore Alessandro Diddi, Associato di Diritto processuale penale nell’ Università della Calabria. “Le indagini sulla criminalità mafiosa ed i connessi profili deontologici” è stato il tema dell’intervento di Domenico Airoma, Procuratore della Repubblica di Avellino, che ha avuto una lunga esperienza presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e in Calabria. Le conclusioni saranno affidate al professore Gaetano Insolera, docente dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Processare la mafia: regole di giudizio, pulsioni etiche, paradossi è stato il tema della seconda sessione della due giorni, che si svoltosi alle dieci di sabato nell’aula Magna “Rosario Livatino”. Ad introdurre i lavori l’avvocato Giuseppe Saccone, componente del Direttivo della Camera Penale Irpina. È seguita un’intervista della giornalista Anna Germoni al generale Mario Mori e al colonnello Giuseppe De Donno su La “nostra” trattativa: da investigatori ad inquisiti”. E sempre sullo stesso tema, uno dei protagonisti del processo, il professore Vittorio Manes, ordinario di diritto penale all’ Alma Mater Studiorum Università di Bologna Direttore della Rivista dell’Unione Camere Penali “Diritto di Difesa” su “La sentenza “trattativa Stato-Mafia” e la regola del b.a.r.d. (l’acronimo di oltre ogni ragionevole dubbio ndr)”. All’avvocato Giuseppe Guida, responsabile dell’Osservatorio sull’ Errore giudiziario dell’Unione Camere Penali Italiane il tema su “Errori giudiziari ed ingiusta detenzione: prevenire è meglio che riparare”. È seguito l’intervento dell’avvocato Dario N. Vannetiello, Cassazionista e le conclusioni saranno affidate all’avvocato Francesco Petrelli, Presidente dell’ Unione delle Camere Penali Italiane.
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