Anno: XXV - Numero 214    
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Osservatorio Oice/Informatel sulle gare pubbliche di ingegneria e architettura

Lupoi: “la crisi della domanda pubblica non accenna a fermarsi; pesano le incertezze normative; preoccupati dall’assenza di interventi”.

Osservatorio Oice/Informatel sulle gare pubbliche di ingegneria e architettura

L’aggiornamento dell’Osservatorio Oice/Informatel al 30 aprile 2024 sui bandi per servizi di ingegneria e architettura mostra una domanda pubblica ancora in forte calo rispetto allo scorso anno. Nel primo quadrimestre dell’anno, infatti, sommando i 440,8 milioni dei bandi di architettura e ingegneria ai 67,7 milioni di servizi compresi negli appalti integrati, si arriva a 508,5 milioni, con un calo del 67,0% sui primi quattro mesi 2023. Il confronto con i primi quattro mesi degli ultimi anni è sempre negativo: ‐ 56,8% rispetto al 2022, ‐35,7% rispetto al 2021 e ‐27,4% rispetto al 2020.

Nel mese di aprile per servizi puri di architettura e ingegneria sono state rilevate 280 gare per un importo di 135,0 milioni, rispetto a marzo -6,7% in numero e -20,7% in valore. Il confronto con aprile dello scorso anno mostra un incremento del 15,2% in numero ma una diminuzione del 21,0% in valore.

Se si guarda alle gare di maggior importo, quelle per servizi tecnici oltre la soglia UE dei 215.000 euro, nei primi quattro mesi del 2024 sono 334 per un valore di 385,1 milioni, rispetto al primo quadrimestre 2023 calano del 48,7% in numero e del 63,2% in valore. Ad aprile 2024 sono stati pubblicati 98 bandi sopra soglia, ‐31,5% in numero e ‐29,6% in valore su aprile 2023.

Sempre nei primi quattro mesi del 2024 continua la discesa dei dati delle gare di sola progettazione: il valore si attesta su 132,9 milioni contro i 643,3 milioni del primo quadrimestre 2023 (‐79,3%); In aprile, rispetto al precedente mese di marzo si registrano cali del 31,3% in numero e del 27,0% in valore.

“Ormai sono dieci mesi che la discesa del mercato dei servizi tecnici è inarrestabile – ha dichiarato Giorgio Lupoi, a commento dei dati dell’Osservatorio –; con il nuovo codice appalti, da luglio, il nostro mercato è entrato in una grave crisi da cui non riesce a venire fuori. Rispetto agli ultimi quattro mesi del 2023, mesi già in forte calo su quelli precedenti, i primi quattro mesi dell’anno perdono ancora il 50,5%. Siamo molto preoccupati perché occorre che la domanda interna torni su livelli tali da sostenere gli studi e le società che in questi ultimi due anni hanno investito sul lato dell’innovazione e dell’acquisizione di personale. Il dato grave è che ad aprile non c’è stato miglioramento e questa situazione sta diventando strutturale. Non ha certo aiutato al rilancio del mercato l’innalzamento della soglia per gli affidamenti fiduciari a 140mila euro, anche perché sappiamo che in termini di valore il cosiddetto “sommerso” vale poco. E’ grave che il calo riguardi le gare ad evidenza pubblica, soprattutto sopra soglia UE dove il quadro delle regole è penalizzato dalle errate scelte fatte con il decreto 36 e dall’incertezza delle regole sull’equo compenso. L’auspicio è che da un lato l’Anac vari il nuovo bando-tipo e, dall’altro, che si possa ragionare al più presto di aggiustamenti al codice perché siamo convinti che le stazioni appaltanti soffrano l’assenza di regole. Se il trend negativo dovesse permanere arriveremmo a fine anno con 1,6 miliardi di ingegneria e architettura messi in gara, un livello mai visto negli ultimi dieci anni”.

Ad aprile gli accordi quadro sono stati 12 per 24,3 milioni; il primo quadrimestre si è chiuso con 51 accordi quadro per 90,8 milioni, con cali del 71,0% in numero e dell’81,2% in valore sul primo quadrimestre 2023.

Nel mese di aprile 2024 i bandi per servizi tecnici sotto i 140.000 euro sono stati 163, il 58,2% del numero totale, per 6,8 milioni di euro, il 5,1% del valore totale. Nel primo quadrimestre 2024 i bandi sotto i 140.000 euro sono stati 536, il 56,8% del numero totale, per 24,0 milioni di euro, il 5,4% del valore totale.

Le gare di sola progettazione con importo maggiore di 140.000 euro pubblicate ai sensi del D.lgs 36/23 da luglio 2023 ad aprile 2024 sono state 315, di queste 202 con richiesta di ribasso unico sul compenso a base d’asta, 82 quelle in cui si chiede ribasso solo sulle spese (il 26,0% del totale) e 31 che non citano le modalità di ribasso.

Nel mese di aprile 2024 le gare rilevate per appalti integrati sono state solo 68 per un importo complessivo dei lavori di 1.443,6 milioni e con un importo dei servizi tecnici compresi stimato in 47,0 milioni. Rispetto al mese di aprile 2023 il numero è sceso del 62,8%, il valore dei lavori è sceso del 61,8% e quello dei servizi si è ridotto del 71,7%.

Nei primi quattro mesi del 2024 i bandi per appalti integrati rilevati sono stati 208, con un importo di lavori di 2.604,6 milioni di lavori e 67,7 milioni di servizi tecnici. Rispetto al primo quadrimestre 2023 il numero cala del 68,1%, il valore dei lavori scende del 70,3% e quello dei servizi tecnici dell’81,1%.

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