Anno: XXV - Numero 214    
Giovedì 21 Novembre 2024 ore 13:20
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Cni al confronto sulla sicurezza nei cantieri e nei luoghi di lavoro

Nell’incontro di domani 16 maggio ci si interrogherà su quale equilibrio è possibile tra politiche sanzionatorie e strategie premianti.

Cni al confronto sulla sicurezza nei cantieri e nei luoghi di lavoro

La strage sul lavoro di Casteldaccia, con cinque operai morti a causa delle esalazioni durante lavori fognari, è soltanto l’ultimo eclatante episodio di vittime sui luoghi di lavoro. Parliamo di 191 morti nel solo primo trimestre del 2024. Gli ingegneri italiani sono da sempre impegnati per garantire la sicurezza nei cantieri e sui luoghi di lavoro. Il CNI contribuisce da anni al tema con studi e proposte concrete in occasione delle iniziative legislative in materia. Nel corso del tempo ha maturato la consapevolezza che soltanto attraverso il costante confronto e la collaborazione di tutti i soggetti coinvolti nei processi di sicurezza sarà possibile contenere o addirittura sovvertire queste tristi statistiche. A tal scopo ha organizzato una serie di incontri sul tema, il primo dei quali si terrà il prossimo 16 maggio a Roma presso la propria sede di Via XX settembre e sarà intitolato “Sicurezza nei cantieri e nei luoghi di lavoro – Apparato sanzionatorio e strategie premianti”. A questo importante momento di confronto parteciperanno, tra gli altri, Il Vice Ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, il Presidente INAIL Fabrizio D’Ascenzo e il Direttore INL Paolo Pennesi.

“Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri è molto lieto di ospitare questo confronto sulla sicurezza nei luoghi di lavoro – dice Angelo Domenico Perrini, Presidente del Cni – che vede la partecipazione di tutti i maggiori attori interessati. Da tempo insistiamo sul fatto che la sicurezza sul lavoro è un tema che si affronta innanzitutto sul piano della formazione, partendo addirittura dalle scuole primarie. Non a caso, come Cni, stiamo portando avanti il progetto ‘La sicurezza a partire dai banchi di scuola’, rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo grado. Educare i giovani alunni alla sicurezza farà sì che essi possano diventare adulti consapevoli, rispettosi della sicurezza propria e altrui.

“Non pensiamo che il problema della sicurezza sul lavoro si risolva inasprendo l’apparato sanzionatorio, le pene. Al contrario si risolve creando condizioni di lavoro sane, facendo una corretta e scrupolosa prevenzione, migliorando i processi interni. In altre parole, occorre investire in cultura, tecnologia e competenze professionali e gestionali”.

“La sicurezza nei cantieri e nei luoghi di lavoro è un tema che sta molto a cuore al Cni – afferma Tiziana Petrillo, Consigliera Cni con delega alla sicurezza -. Lo scopo fondamentale di incontri come questo è affermare la necessità che si agisca in maniera sinergica tra tutti gli attori coinvolti nei processi della sicurezza nei luoghi di lavoro. Riteniamo fondamentale, in particolare, il coinvolgimento dei professionisti, non solo sul piano operativo, ma sin dalle prime fasi delle iniziative legislative, mettendo a frutto in questo modo l’esperienza che hanno maturato direttamente sul campo nella gestione di situazioni complesse.

“Riteniamo necessaria una strategia della prevenzione che oggi non può che basarsi su un approccio multifattoriale e che deve avere nella formazione la sua base di partenza. A questo proposito, come Cni, abbiamo già avanzato numerose proposte in riferimento alla bozza dell’accordo Stato-Regioni, oltre alle proposte di modifica del decreto legislativo 81/08 che a suo tempo ha rappresentato una rivoluzione ma che oggi richiede un adeguamento che tenga conto dei cambiamenti e delle innovazioni avvenute nel corso degli anni. La formazione, a nostro avviso, oltre a tenere conto di tutti i più efficaci strumenti innovativi, deve puntare sempre di più su una formazione on the job, sul campo, meno cartacea, più allineata alle effettive operazioni e ai rischi specifici del lavoratore. Inoltre, è necessaria un’azione di monitoraggio e controllo sui soggetti formatori.

“Infine, il Cni ritiene che sia necessario un approccio equilibrato che, accanto al doveroso apparato sanzionatorio, preveda anche un aspetto premiante con la valorizzazione di tutte quelle imprese che affrontano seriamente il tema della sicurezza, considerandola un investimento e non un mero costo”.

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