Prevenzione delle controversie in materia fiscale
Focus dei Commercialisti sui meccanismi di risoluzione amichevole previsti dagli organismi nazionali e sovranazionali per risolvere i fenomeni di doppia imposizione tra gli Stati.
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I meccanismi di prevenzione e risoluzione amichevole delle controversie in materia fiscale sono il tema affrontato nel documento di ricerca “Meccanismi di prevenzione e risoluzione amichevole delle controversie (MAP). Profili tecnici e spunti operativi”, pubblicato oggi dal Consiglio Nazionale e dalla Fondazione Ricerca dei commercialisti. Il testo è stato elaborato dalla commissione di studio “Tax policy internazionale e relazione con Enti istituzionali” nell’ambito dell’area di delega Fiscalità, affidata al consigliere Salvatore Regalbuto.
Il documento prende in esame i meccanismi di prevenzione (e.g., APA) e risoluzione amichevole delle controversie (cd. MAP o “Mutual Agreement Procedure”) previsti dagli organismi sovranazionali (in primis, OCSE e UE) e nazionali, volti a risolvere in maniera efficace ed efficiente le problematiche che riguardano la presenza di fenomeni di doppia imposizione tra gli Stati ovvero di incertezza e disaccordo sull’interpretazione delle normative fiscali internazionali.
Diversi sono gli obiettivi dei meccanismi di prevenzione e risoluzione amichevole delle controversie, tra cui incoraggiare gli Stati a rispettare le obbligazioni assunte nei trattati contro le doppie imposizioni; permettere alle Amministrazioni finanziarie degli Stati contraenti coinvolti di giungere, a seguito della richiesta effettuata dal contribuente, ad un accordo in attuazione dei principi di dialogo e collaborazione; giungere ad una composizione della controversia in maniera efficace e rispettosa dell’integrità del sistema di tassazione di ogni singolo Stato.
Inoltre, l’introduzione, il rafforzamento e il continuo miglioramento di strumenti unilaterali, bilaterali e multilaterali di prevenzione e risoluzione delle controversie – oltre a favorire lo sviluppo delle transazioni e dei rapporti cross-borders – sono necessari per garantire ai contribuenti e alle Amministrazioni finanziarie una maggiore certezza tributaria, la risoluzione dei casi di doppia imposizione ed elusione/evasione fiscale nonché una più efficace gestione delle risorse e dei tempi a disposizione.
Secondo i commercialisti, sarebbe opportuno rafforzare l’interazione tra l’istituto delle procedure amichevoli (MAP) e l’istituto degli accordi preventivi (APA) e potrebbe essere utile prevedere un maggiore coinvolgimento nella procedura amichevole del contribuente – che oggi “gioca” generalmente un ruolo passivo – nonché una comunicazione dell’outcome dell’accordo che contenga dei contenuti minimi relativamente alle modalità tecniche di rideterminazione dell’imponibile, considerando che attualmente il contribuente riceve esclusivamente l’importo dell’imponibile rideterminato a seguito delle negoziazioni tra le Autorità competenti.
Infine, per garantire una maggiore certezza ai contribuenti e alle Amministrazioni e la coerenza nelle modalità di tassazione di determinate fattispecie in diversi periodi di imposta caratterizzati dalla presenza delle medesime circostanze di fatto e di diritto, le diverse giurisdizioni dovrebbero lavorare sulle modalità di coordinamento tra le autorità svolgenti funzioni di accertamento e controllo e quelle responsabili per le procedure amichevoli e gli accordi preventivi.
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