Penalisti a Roma alla maratona oratoria
Maratona oratoria dell’Unione camere penali contro la riforma della prescrizione
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Una settimana di astensione dalle udienze, da ieri al 7 dicembre, e in concomitanza una “maratona oratoria” con oltre mille avvocati iscritti a parlare. I penalisti sono in trincea contro l’imminente entrata in vigore della riforma che blocca la prescrizione dopo il primo grado di giudizio e sulla quale il ministro della Giustizia Bonafede non intende arretrare. Per la prima volta hanno scelto una forma di mobilitazione in stile ‘pannelliano’, un comizio ininterrotto, per una settimana, per spiegare le ragioni del no e raccontare “storie di processi infiniti”. L’idea l’aveva lanciata il presidente dell’Unione delle camere penali Gian Domenico Caiazza ad ottobre dal palco del congresso di Taormina, dichiarando di ispirarsi alle forme di protesta del leader radicale. Fino a sabato ogni giorno oltre cento penalisti, provenienti da tutta Italia, si alterneranno sul podio allestito a Roma, in piazza Cavour, davanti al Palazzaccio, sede della Corte di Cassazione, per dire ai cittadini quello che accade nei tribunali. “È qualcosa che non ha precedenti”, spiega Caiazza, “ma siamo fieri di farlo. Protestiamo non in favore della prescrizione in quanto tale, ma contro un principio barbarico che sta per essere affermato in questo Paese: che il cittadino debba restare in balia della giustizia penale per un tempo indefinito, fino a quando, e se, lo Stato riuscirà a pronunciare una sentenza definitiva sulla sua vicenda giudiziaria. E questo vale sia per gli imputati che per le persone offese dal reato”. “È un principio barbaro – rimarca – che non appartiene a nessuna civilta’ giuridica ed è contrario ai principi costituzionali e ai principi sovranazionali. Siamo contro l’ipocrisia di chi dice ‘intanto facciamo la riforma sulla prescrizione e poi accorciamo i tempi del processo”.
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