Anno: XXV - Numero 214    
Giovedì 21 Novembre 2024 ore 13:20
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Atto notarile sbagliato, cosa fare?

Cosa fare quando ci troviamo difronte ad un atto notarile sbagliato che presenta inesattezze o errori e richiede una rettifica?

Atto notarile sbagliato, cosa fare?

Un’accurata e corretta redazione degli atti notarili è fondamentale per provare al meglio fatti e atti giuridicamente rilevanti. Tuttavia, nonostante la professionalità e la diligenza dei notai, possono emergere inesattezze o errori che richiedono rettifiche. Analizziamo dunque brevemente quali sono le modalità per procedere alla correzione e le responsabilità che ne derivano.

Quando si può rettificare un atto notarile sbagliato

Si può procedere alla rettifica di un atto notarile quando esso presenta degli errori materiali, come dati catastali o anagrafici errati, e la modifica da apportare non incide sulla volontà delle parti così come espressa nel documento. Questo tipo di errore, in sostanza, non incide sul contenuto essenziale dell’atto ma riguarda elementi preesistenti e facilmente verificabili. Classici esempi sono l’indicazione errata di un foglio catastale o la trascrizione sbagliata di un nome.

La responsabilità del notaio

In via generale, la responsabilità del notaio nell’esercizio delle sue funzioni è triplice: civile, deontologica e penale. Si parla di responsabilità civile del professionista quando, a causa di un errore del notaio, le parti subiscono un danno che deve essere risarcito. Questa responsabilità ha natura contrattuale, derivante dal mandato conferito al notaio. La responsabilità deontologica, invece, si riferisce al mancato rispetto delle norme comportamentali della categoria. Quella penale, infine, riguarda reati tipici dei pubblici ufficiali, come la falsità ideologica in atti pubblici.

Nel caso specifico di un atto notarile errato, se l’errore è attribuibile al notaio, questi è tenuto a sostenere le spese per la rettifica. Al contrario, se l’errore deriva da informazioni errate fornite dal cliente, è quest’ultimo a dover farsi carico dei costi della correzione. Nelle spese per la rettifica del documento sono comprese varie imposte, come l’imposta di registro e l’imposta di bollo.

Cosa fare dopo l’errore con danni

Dal momento in cui si ritiene con ragionevole certezza che il notaio ha commesso un errore da cui è scaturito un danno, si può procedere ad inviare una formale richiesta di risarcimento danni tramite posta elettronica certificata (PEC) o attraverso raccomandata. Nella richiesta è opportuno evidenziare in cosa è consistito l’errore e quantificare il danno subito.

Se il notaio riconosce l’errore, può segnalare l’accaduto alla propria compagnia assicuratrice per la responsabilità professionale del notaio, la quale provvede al risarcimento. Il termine per richiedere il risarcimento dei danni causati da un errore del notaio è di dieci anni. Questo periodo decorre dal momento in cui l’errore diviene percepibile e riconoscibile dal danneggiato, non dalla data in cui l’errore è stato commesso. È quindi essenziale agire tempestivamente non appena l’errore viene scoperto.

L’ordinamento prevede che la rettifica degli atti notarili possa essere effettuata anche da un notaio diverso da quello che ha redatto l’atto originale, senza la necessità di richiamare le parti, a meno che la rettifica non modifichi elementi essenziali del contratto. È importante ribadire che la rettifica riguarda solo errori materiali e non può essere utilizzata per modificare la volontà espressa dalle parti nell’atto.

Se il notaio non riconosce l’errore, non resta che affrontare una causa civile, preceduta, solo se il danno è inferiore a 50mila euro, dall’invito a trovare un accordo attraverso i rispettivi avvocati. In questo caso si parla della cosiddetta negoziazione assistita.

L’assicurazione

Parlando di assicurazione, i notai sono obbligati ad avere un’assicurazione per responsabilità civile professionale, che può coprire i danni derivanti da eventuali errori nell’esercizio delle loro funzioni. Inoltre, il Consiglio nazionale del notariato ha istituito un fondo per il ristoro di danni derivanti da reato che non siano coperti da polizze assicurative. Questo garantisce una protezione aggiuntiva per i cittadini. I cittadini, dal canto loro, attraverso una polizza di assicurazione sulla tutela legale possono garantirsi una copertura anche per le controversie con il notaio. Questo tipo di soluzione ha solitamente effetto sia nelle occasioni in cui c’è bisogno di assistenza legale sia quando si subisce un danno, ed anche quando qualcuno accusa di avergli causato dei danni, avanzando una richiesta di risarcimento o una denuncia.

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