Educazione alla Legalità
A Montecatini studenti diventano pubblici ministeri, giudici, avvocati, testimoni e anche imputati.
Per tutto l’anno scolastico i ragazzi, riporta La Nazione, si sono preparati con professori, avvocati, magistrati, medici, psicologi, sociologi, per capire come si svolge e cosa succede in un processo minorile.
Già alla quinta edizione, il progetto quest’anno si chiamava ‘Ciak: un processo simulato per evitare un vero processo, sostenuto dall’Ufficio Scolastico Regionale toscano, con la sponsorizzazione della Sezione Toscana della Associazione Nazionale Magistrati.
Nella prima fase si è svolta una formazione condivisa tra i docenti delle varie scuole e gli operatori dell’Associazione (magistrati, avvocati, medici neuropsichiatri, psicologi, specialisti dell’età evolutiva, sociologi, pedagogisti), in cui gli studenti si sono cimentati, nelle vere aule giudiziarie messe a disposizione dai Presidenti del Tribunale per i Minorenni e del Tribunale ordinario di Firenze, nella simulazione di un processo penale minorile basato su fatti tratti dalla reale esperienza giudiziaria.
Al centro de percorso ideato per i ragazzi sono state affrontate tematiche come quelle relative al bullismo, al cyber bullismo, all’utilizzo di stupefacenti e altre situazioni, altrettanto diffuse e di allarme sociale, compresa la disanima delle sanzioni penali.
Ecco allora che gli studenti che hanno partecipato al progetto si sono cimentati nei ruoli di giudici, dei pubblici ministeri e degli avvocati, ma anche immedesimarsi nei ruoli di imputati minorenni o testimoni che quotidianamente sono presenti nelle aule giudiziarie.
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