Nursind, 'infermieri in agitazione, si va verso lo sciopero in autunno'
Bottega, 'è momento di smascherare contraddizioni del governo'
In evidenza
“È arrivato il momento di smascherare le contraddizioni di un governo che da un lato, per bocca del ministro Orazio Schillaci, ammette la gravità della questione infermieristica, e dall’altro non va oltre vuote dichiarazioni”.
Con queste parole il segretario nazionale del Nursind, Andrea Bottega, annuncia lo stato di agitazione di tutto il personale del comparto, prefigurando “lo sciopero in autunno”.
La mancata attenzione riservata agli infermieri nel decreto liste d’attesa, licenziato dal Senato ed ora all’esame della Camera, è stata solo “la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Questo provvedimento, infatti, poteva essere l’occasione giusta per l’esecutivo Meloni di dimostrare attenzione alla categoria.
E, invece, le proposte di valorizzazione della professione, ampliandone le competenze, avanzate da diversi senatori, sono state irresponsabilmente respinte”, precisa.
Alla base della proclamazione dello stato d’agitazione non c’è solo il decreto liste d’attesa: “Il governo è in carica da 21 mesi.
Un lasso di tempo abbastanza lungo durante il quale, tuttavia, se qualche piccolo risultato i medici lo hanno portato a casa, nulla è stato fatto per gli infermieri”, dice Bottega.
“Nulla è stato fatto e neppure – lamenta – programmato, per esempio, contro il demansionamento e nulla si intravede all’orizzonte a livello di risorse aggiuntive per il rinnovo del contratto di comparto, nonostante l’impatto negli ultimi due anni dell’inflazione sui salari di una categoria già tra le meno pagate in Europa.
E che dire, infine, dell’indifferenza da parte delle istituzioni rispetto a un tema altrettanto sentito come il mancato riconoscimento del lavoro infermieristico quale usurante?”, chiude la guida del Nursind.
Altre Notizie della sezione
Aggressioni ai medici, il Codice penale non basta
16 Settembre 2024Cgil e Fp chiedono al governo un incontro: “Soliti annunci roboanti, servono investimenti sul miglioramento organizzativo del servizio sanitario nazionale”.
Arresto in flagranza di reato differito.
13 Settembre 2024La risposta del Governo alle aggressioni in ospedale.
L’Italia non è un Paese per infermieri.
12 Settembre 2024Eccellenti professionisti ma sfruttati, malpagati, aggrediti.