Riforma civile testo da migliorare
Bottini (presidente avvocati giuslavoristi italiani) «Lavoristi discriminati: ora il ministro ci incontri insieme con Cnf e Ocf»

«Non una sola contraddizione ma due – denuncia Aldo Bottini – La prima: in una fase in cui si conviene di riconoscere l’avvocato in Costituzione quale garante della tutela dei diritti, com’è possibile ritenere la classe forense non abbastanza affidabile da poter concludere negoziazioni in materia di lavoro? Secondo paradosso: visto che la riforma del processo civile punta a semplificare ispirandosi proprio al rito del lavoro, perché nella materia lavoristica finiamo addirittura per duplicare la procedura?». Gli fa eco il presidente del Consiglio nazionale forense, Andrea Mascherin: “Sul processo civile vi era un disegno di legge iniziale assolutamente non condivisibile per tanti aspetti. Dopo gli incontri al tavolo, anche con la magistratura e le alte rappresentanze dell’avvocatura, il testo è sicuramente migliorato, però ha bisogno di ulteriori passaggi migliorativi”. Tra “i difetti immediatamente percepibili” per Mascherin c’è il mancato riconoscimento della possibilità di negoziazione in capo agli avvocati nella materia del diritto del lavoro. “Cosa che c’era nel testo iniziale e che dopo il passaggio in Consiglio dei ministri non c’è più – sottolinea -. Dobbiamo lavorare ancora per giungere a un testo che sia assolutamente condiviso e condivisibile. Spero di farlo perché credo sempre nel confronto costruttivo”, conclude il presidente del Consiglio nazionale forense.
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