Convenzione Cndcec – Università Tor Vergata per la certificazione dei contratti di lavoro e appalto
L’accordo consente il rilascio delle certificazioni in favore del datore di lavoro e del lavoratore e prevede l’istituzione di Commissioni istruttorie con finalità di supporto e assistenza nonché per l’attività di formazione presso gli Ordini territoriali della categoria.
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Il rilascio delle certificazioni dei contratti di lavoro e di appalto rivolto agli iscritti all’Albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili è il frutto della convenzione quinquennale siglata oggi tra il presidente del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, Elbano de Nuccio, e il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Nathan Levialdi Ghiron.
L’elenco delle certificazioni previste dalla convenzione va dai contratti lavoro a tempo determinato e indeterminato alle collaborazioni coordinate e continuative, dalla modifica delle mansioni ai contratti di appalto e subappalto fino alla risoluzione consensuale e alle dimissioni, passando per la somministrazione e le clausole di distacco e codatorialità nel contratto di rete.
Tenuto conto che l’attività della Commissione di Certificazione Nazionale sarà rivolta a tutti i 120.000 commercialisti e opererà su tutto il territorio nazionale, al fine di consentire il rispetto delle tempistiche previste dalla normativa vigente per la conclusione dei procedimenti di certificazione, il Presidente della Commissione potrà istituire Commissioni istruttorie con finalità di supporto e assistenza nonché per l’attività di formazione presso gli Ordini territoriali della categoria, le quali opereranno attraverso la piattaforma telematica del Cndcec.
A curare la redazione delle modalità operative di funzionamento delle Commissioni istruttorie saranno Aldo Campo, consigliere nazionale dei commercialisti delegato all’Economia e fiscalità del lavoro, e Alfonso Di Carlo, professore ordinario dell’Università degli studi di Roma Tor Vergata, in qualità di responsabili scientifici referenti per l’attuazione della convenzione.
“L’accordo siglato oggi rientra nel piano di azione strategica del Consiglio nazionale finalizzato al riconoscimento e alla valorizzazione professionale degli oltre 24.000 commercialisti che hanno scelto di specializzarsi in ambito lavoristico e svolgono con continuità attività di consulenza del lavoro su tutto il territorio italiano – ha affermato il presidente Elbano de Nuccio –. L’ingente numero di professionisti impegnati in ambito lavoristico è l’odierna riprova del ruolo assunto nel tempo dai commercialisti”.
“La convenzione rappresenta una ulteriore tappa del percorso avviato dall’Università degli studi di Roma Tor Vergata con il Cndcec. L’istituzione nel 2013 e l’attività ventennale della Commissione di certificazione dei contratti di lavoro e di appalto di cui all’art. 75 e ss. del d.lgs. 10 settembre 2003 n. 276 dell’Università degli studi di Roma Tor Vergata rientrano a pieno titolo nella mission “Imprese e Territorio”, che prevede attività con le quali l’Ateneo attiva processi di interazione diretta con la società civile, il tessuto imprenditoriale e professionale, con l’obiettivo di promuovere la crescita di un territorio, in modo che la conoscenza diventi strumentale per l’ottenimento di output produttivi e di innovazione sociale – ha affermato il Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Nathan Levialdi Ghiron –. In tale direzione, l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” persegue la più ampia collaborazione con il Cndcec nelle aree di eccellenza della libera professione”.
“Il primo passo del Consiglio nazionale verso la valorizzazione e lo sviluppo della figura del commercialista del lavoro è stato l’istituzione del Dipartimento Lavoro – hanno aggiunto i consiglieri delegati dei commercialisti Marina Andreatta e Aldo Campo–. È interesse prioritario della categoria salvaguardare la posizione dei commercialisti del lavoro rispetto agli altri intermediari abilitati, evidenziando e rimarcando le competenze possedute, da sempre attribuite per legge alla nostra professione, abbinate alle norme deontologiche che caratterizzano anche questa specifica attività”.
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