Anno: XXV - Numero 214    
Giovedì 21 Novembre 2024 ore 13:20
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Due donne ai vertici delle Istituzioni europee

La scorsa settimana il neoeletto Parlamento europeo ha votato a maggioranza due donne ai vertici del Parlamento e della Commissione europea, rieleggendo rispettivamente Roberta Métsola e Ursula von der Leyen.

Due donne ai vertici delle Istituzioni europee

Ma non è questa l’unica nota positiva: anche tra i vicepresidenti del Parlamento si riscontra una maggioranza femminile (otto su quattordici) e, per quanto concerne l’Italia, le due vicepresidenze assegnate sono entrambe ricoperte da parlamentari donne: Pina Picierno (S&D) e Antonella Sberma (ECR).

L’esperienza di Roberta Métsola, classe 1979, a livello europeo è iniziata presso la Rappresentanza permanente di Malta presso l’UE. Avvocata specializzata in diritto e politica europea è stata coordinatrice del gruppo PPE in Commissione LIBE (libertà civili, giustizia e affari interni) tra il gennaio 2017 e il 2020 nonché relatrice sul regolamento europeo sulla guardia di frontiera e costiera nel 2019. È stata inoltre coautrice della relazione d’iniziativa del Parlamento sulla necessità di proteggere i giornalisti dell’Unione europea (dopo l’uccisione della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia nel 2017). Nel 2022 è diventata la più giovane Presidente della storia del Parlamento europeo. Dopo la rielezione ha dichiarato “La polarizzazione nelle società ha portato a una politica di scontro”-  aggiungendo “La risposta semplice è quella di dividerci tra ‘noi e loro’ ma dobbiamo andare oltre questo pensiero che fomenta odio invece di costruire speranza”.

Métsola sarà presidente del PE per i prossimi due anni e mezzo (dicembre 2026).

Ursula von der Leyen vanta una lunga carriera politica iniziata nella CDU tedesca. E’ stata Ministra di vari dicasteri durante il cancellierato di Angela Merkel tra il 2005 e il 2019: ministra della famiglia (2005), Ministra del lavoro e affari sociali (2009), ministra della difesa (2013). Nel 2019 è eletta Presidente della Commissione europea per il mandato 2019-2024. Il 18 luglio 2024 è stata ri-eletta alla carica di Presidente della Commissione europea, avviando l’iter che porterà alla formazione della prevista Commissione von der Leyen II.

Prima del voto, la presidente Von Der Leyen pronunciato il suo discorso illustrando gli orientamenti politici della presidenza della Commissione “la scelta dell’Europa” incentrati sui concetti di prosperità e competitività sostenibile, difesa, diritti sociali, agricoltura, clima e ambiente, democrazia, Europa globale, riforme.

Nell’introdurre le linee guida del suo mandato, von der Leyen ha affermato “credo che sia essenziale che il centro democratico in Europa resista. Ma se si vuole che questo centro resti, deve essere all’altezza delle preoccupazioni e delle sfide che le persone affrontano nella loro vita”.

Le priorità della Commissione von der Leyen II sono definite in sette capitoli:

  1. un nuovo piano per la prosperità e la competitività sostenibili dell’Europa (dove si trattano gli aspetti legati all’economia europea declinando un piano per la prosperità indirizzato soprattutto a rendere più semplice la gestione d’impresa e migliorare il mercato unico, costruire il Clean Industrial Deal, rilanciare l’economica con la ricerca e l’innovazione, aumentare la produttività con la diffusione della tecnologia digitale, competitività sostenibile, affrontare la carenza di competenze e manodopera con la nuova iniziativa “Unione delle competenze” per gli investimenti in apprendimento permanente e per la mobilità dei lavoratori in tutta l’UE);
  2. Una nuova era per la difesa e la sicurezza europea (rafforzare la capacità di difesa europea, Libro bianco sul futuro della difesa europea, difesa informatica nuova strategia per le contromisure mediche contro le minacce alla salute pubblica, nuova strategia per il contrasto alla criminalità organizzata, nuova agenda antiterrorismo, rafforzamento di Frontex con 30mila unità di personale, attuazione del Patto di migrazione e asilo, contrasto allo sfruttamento di migranti nell’UE);

III. Supportare le persone, rafforzare le nostre società e il nostro modello sociale (rafforzamento e piena attuazione del Pilastro europeo dei diritti sociali, tabella di marcia per l’occupazione di qualità, aumento dei finanziamenti per una transizione giusta, nuovo Patto per il dialogo sociale europeo, una strategia anti-povertà dell’Ue, piano europeo per gli alloggi accessibili con la BEI, orientare politiche coesione al contrasto del cambiamento demografico e delle diseguaglianze regionali e sociali, mainstreaming della garanzia dell’equità intergenerazionale e istituzione di un comitato consultivo per i giovani, istituzione del Commissario per l’Uguaglianza  Lgbtiq, nuova strategia contro il razzismo per il periodo post-2025, nuova strategia per l’uguaglianza di genere post-2025 e tabella di marcia per i diritti delle donne);

  1. Sostenere la nostra qualità di vita: sicurezza alimentare, acqua e natura (nuova visione per l’agricoltura e l’alimentazione europee, giusto e sufficiente per gli agricoltori, sostegno alle aziende agricole a conduzione familiare con premialità per chi preserva biodiversità ed ecosistemi naturali, istituzione del Commissario per la Pesca e gli oceani, Patto europeo per gli oceani);
  2. Adattamento ai cambiamenti climatici, preparazione e solidarietà (introduzione dello strumento europeo di protezione civile, integrato con un piano europeo di adattamento al clima, nuova strategia europea per la resilienza idrica);
  3. Proteggere la nostra democrazia, sostenere i nostri valori (nuovo “scudo europeo per la democrazia”, misure di contrasto alla manipolazione delle informazioni straniere e interferenze online, resilienza e sulla preparazione con alfabetizzazione digitale e mediatica e rafforzamento del pre-bunking, costituzione di una rete europea di verificatori di fatti in tutte le lingue, rafforzamento delle misure di sostegno al rispetto dello Stato di diritto e integrazione con la dimensione del mercato unico, legge europea sulla libertà dei media, partecipazione delle cittadine e dei cittadini alla vita democratica);

VII. Un’Europa globale: sfruttare il nostro potere e i nostri partenariati (collaborazione all’interno del G7 e oltre, allargamento dell’Ue, nomina del Commissario per il Mediterraneo e l’adozione del nuovo Patto per il Mediterraneo per promuovere partenariati, strategia globale Ue-Medio Oriente, nuova politica estera economica basata su sicurezza economica, commercio e investimenti nelle partnership, rafforzamento del Global Gateway europeo, agenda strategica Ue-India, rafforzamento della cooperazione con l’Asean, rilancio del partenariato con l’Africa, contributo UE alla riforma del multilateralismo);

VIII. realizzare insieme e preparare la nostra Unione per il futuro (bilancio più focalizzato sugli obiettivi, mobilitazione di ulteriori finanziamenti nazionali, privati ​​e istituzionali, introduzione di un Fondo europeo per la competitività, possibili riforme dei trattati in collegamento anche con la prospettiva dell’allargamento, ruolo più forte del PE nella definizione della legislazione e nella cooperazione con la Commissione).

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