Ingegneri e periti industriali attivi in Transizione 5.0
Ringraziamenti a Urso e de Bertoldi per l'inclusione nel decreto.
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“Soddisfazione” dei presidenti del consigli nazionali degli ingegneri e dei periti industriali Angelo Domenico Perrini e Giovanni Esposito per essere stati inclusi, una manciata di giorni fa, fra i soggetti abilitati a rilasciare le diagnosi energetiche delle imprese nel quadro del Piano Transizione 5.0: ad esprimerla, questa mattina, nel corso di una conferenza stampa alla Camera, i due stessi vertici degli Ordini professionali, che hanno ringraziato il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso e il deputato di FdI Andrea de Bertoldi per il “successo” conseguito.
Stando, infatti, alla nuova versione del decreto attuativo della misura incentivante, nata nel quadro del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), il risparmio energetico, recita l’articolo 15 del provvedimento del dicastero, sarà dimostrato con “apposite certificazioni tecniche, rilasciate da uno, o più valutatori indipendenti nella forma di perizie asseverate che rispetto all’ammissibilità del progetto di innovazione e al completamento degli investimenti attestino ‘ex ante’ la riduzione dei consumi energetici” ed ‘ex post’ la “effettiva realizzazione degli investimenti”.
E a poter effettuare tali prestazioni non vi saranno più soltanto Esperti in gestione dell’energia (Ege) e Energy service company (Esco), ma anche tutti gli ingegneri ed i periti industriali che operano nel quadro delle specializzazioni Meccanica ed efficienza energetica e Impiantistica elettrica ed automazione.
Per de Bertoldi, che si è fatto promotore di una dialogo con il ministero di via Molise per l’inserimento dei professionisti nella platea dei soggetti titolari a svolgere le prestazioni, si è trattato di un’azione finalizzata a “riconoscere alle categorie ordinistiche il ruolo che spetta loro”, giacché la loro esclusione, a beneficio di Ege e Esco sarebbe stata incomprensibile, ha detto, infine, il deputato.