Calano gli avvocati in Italia, il Sud registra il maggior crollo.
Secondo l’Associazione Italiana Avvocati d’Impresa il calo è fisiologico per un Paese con la più alta densità di avvocati in Europa, con circa 400 legali ogni 100.000 abitanti.
Un recente studio dell’Associazione Italiana Avvocati d’Impresa rivela un calo degli avvocati iscritti alla Cassa Forense in Italia, con una diminuzione dell’1,8% nel 2023 rispetto all’anno precedente, pari a circa 4.000 professionisti in meno. Il calo è più marcato nel Sud, con la Calabria che registra un -4,8% e la Basilicata un -4,7%.
Secondo il presidente dell’Associazione, Antonello Martinez, il calo è fisiologico per un Paese con la più alta densità di avvocati in Europa, con circa 400 legali ogni 100.000 abitanti. Dopo la Calabria e la Basilicata, la Puglia (-4,1%) e la Sicilia (-3,6%) completano il quadro delle regioni con la maggiore diminuzione di iscritti. Tuttavia, la Lombardia si distingue come l’unica regione con un aumento dell’1% degli avvocati.
Nonostante la riduzione nel numero di professionisti, il calo sembra avere un impatto positivo sui redditi medi degli avvocati, soprattutto in Sicilia, dove si è registrato un aumento del 10,6%. Tuttavia, in alcune aree come la Valle d’Aosta, i redditi sono diminuiti.
Il calo viene attribuito al sovraffollamento del mercato legale e ai percorsi di accesso alla professione, considerati più selettivi rispetto ad altri Paesi. Martinez suggerisce la necessità di una riforma del sistema formativo per migliorare la situazione.
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