Anno: XXV - Numero 169    
Giovedì 19 Settembre 2024 ore 13:00
Resta aggiornato:

Home » I tributaristi Int chiedono equità nelle malattie dei professionisti

I tributaristi Int chiedono equità nelle malattie dei professionisti

L’emendamento che estende tutela anche caso di maternità, ma solo alle professioniste ordinistiche e non a quelle associative, è discriminatorio.

I tributaristi Int chiedono equità nelle malattie dei professionisti

Nonostante le sue giuste finalità, la norma sulla tutela dei professionisti in malattia o infortunio, Legge 234/2021 art. 1  commi da 927 a 944, continua a perpetrare discriminazioni tra professionisti ordinistici e professionisti associativi. Si perché, oltre a non prevedere già originariamente tutele per i professionisti ex lege 4/2013, lo scorso 11 settembre con un emendamento approvato alla Camera, presentato dall’ On. De Bertoldi, la tutela, che prevede la sospensione degli adempimenti fiscali in caso di malattia o infortunio, viene giustamente estesa  allo stato di maternità a rischio e alla malattia dei figli minori, sempre però riservando la tutela ai professionisti ordinistici, ignorando gli oltre 480 mila professioniste e professionisti di cui alla Legge 4/2013 iscritti alla gestione separata dell’Inps. Così il Presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi (INT) Riccardo Alemanno, che nei giorni scorsi aveva rinnovato al Ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso la richiesta di modifica della legge estendendola alle professioniste e ai professionisti associativi, ha inviato, congiuntamente alla Consigliera nazionale con delega alle Pari Opportunità Monica Cerva,  una nota alla Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Maria Roccella evidenziando come una giusta tutela, poiché applicabile anche in caso di maternità a rischio e/o di  malattia dei figli minori, diventi una “discriminazione nella discriminazione”.  “Pertanto” – ribadiscono Alemanno e Cerva – “ la doverosa estensione alle professioniste e ai professionisti associativi delle tutele in caso di malattia, infortunio e maternità, che peraltro non incide assolutamente sulle competenze professionali e neppure potrebbe essere considerata come una surrettizia equiparazione tra ordini e associazioni professionali, va considerata un atto di giustizia e di civiltà sociale.” Nella missiva, inviata alla Ministra Roccella, è allegata una proposta di emendamento che risolverebbe la querelle sulle tutele in caso di malattia e ristabilirebbe l’equità di trattamento per donne e uomini che lavorano e danno lavoro.

 

 

© Riproduzione riservata

Iscriviti alla newsletter!Ricevi gli aggiornamenti settimanali delle notizie più importanti tra cui: articoli, video, eventi, corsi di formazione e libri inerenti la tua professione.

ISCRIVITI

Altre Notizie della sezione

La nuova Commissione europea

La nuova Commissione europea

19 Settembre 2024

11 donne e 16 uomini nella nuova squadra dell'esecutivo comunitario presentata dalla Presidente Von Der Leyen.

Archivio sezione

Commenti


×

Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.