Anno: XXV - Numero 214    
Giovedì 21 Novembre 2024 ore 13:20
Resta aggiornato:

Home » Gli studenti contro il ddl voto in condotta

Gli studenti contro il ddl voto in condotta

Martelli (UdS): "Ulteriore strumento repressivo soprattutto considerando l’ampia discrezionalità di questa valutazione"

Gli studenti contro il ddl voto in condotta

C’era da aspettarselo. Agli studenti non piace la possibilità di bocciare o rimandare per violazioni del regolamento. La norma sostengono,  rende ora il voto in condotta qualcosa che può essere usato come ulteriore strumento repressivo nelle nostre scuole, soprattutto considerando l’ampia discrezionalità di questa valutazione.

Una delle criticità infatti è nella volontà, affermata dallo stesso ministro, di imprimere una svolta autoritaria nel sistema d’istruzione, e questo verrà fatto nel concreto limitando la possibilità degli studenti di manifestare dissenso in quanto ciò potrebbe incidere sulla loro valutazione finale.

“Crediamo che nella scuola bisogni piuttosto immaginare nuovi strumenti didattici e valutativi che scardinino la gerarchia tra insegnante e studente per creare un clima di maggiore serenità e confronto e per renderci partecipi del processo valutativo e restituendoci un reale feedback” continua Francesco Valentini, responsabile della comunicazione dell’Uds.

“Pensiamo che ogni forma di punizione, soprattutto quelle che implicano un allontanamento dalla comunità scolastica, non rappresentino una misura formativa, ma anzi che vadano a creare l’effetto opposto, discriminando sempre chi evidentemente vive già una condizione di malessere e che quindi necessiterebbe di un percorso che passi attraverso la collettività, non l’esclusione” conclude Martelli.

Agenzia Giornalistica Dire

© Riproduzione riservata

Iscriviti alla newsletter!Ricevi gli aggiornamenti settimanali delle notizie più importanti tra cui: articoli, video, eventi, corsi di formazione e libri inerenti la tua professione.

ISCRIVITI

Altre Notizie della sezione

Le nuove rotte dell’immigrazione

Le nuove rotte dell’immigrazione

22 Novembre 2024

Negli ultimi dieci anni il numero degli atenei in Italia è aumentato così come il ventaglio dei corsi di laurea disponibili. Tendenza che ha favorito lo spostamento di ragazzi e ragazze da una città all’altra. Le regioni di destinazione sono prevalentemente posizionate nel centro nord, aree che attraggono anche un numero crescente di studenti provenienti dall’estero. L’analisi dell’Osservatorio libere professioni.

Archivio sezione

Commenti


×

Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.