Manovra da 30 mld, cuneo e Irpef strutturali. Da banche 3,5 mld
Arriva la ‘Carta nuovi nati’ da 1000 euro. Confermate misure su pensioni.
“Il disegno di legge di bilancio, in linea con l’approccio serio e responsabile dei provvedimenti economici approvati finora dal Governo, dispone interventi con effetti pari, in termini lordi, a circa 30 miliardi nel 2025, più 35 miliardi nel 2026 e oltre 40 miliardi nel 2027“. È quanto si apprende da fonti Mef al termine del Cdm di questa sera. “Tenuto conto del nuovo quadro di regole europee e del contesto economico, negativamente influenzato dall’incertezza globale connessa alla prosecuzione del conflitto russo-ucraino e al peggioramento della crisi in Medio Oriente, le misure contenute nel provvedimento si concentrano sulla riduzione della pressione fiscale e sul sostegno ai redditi medio-bassi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati. Sono previste, inoltre, risorse per il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione, per il rifinanziamento del fondo sanitario nazionale e per sostenere le famiglie numerose e incentivare la natalità”, proseguono le fonti Mef. Dopo il via libera del governo, il testo della Manovra passerà alla Camera, poi inizierà l’iter verso l’approvazione.
3,5 Mld da banche e assicurazioni a sanità e fragili
La premier ha aggiunto che “3,5 miliardi provenienti da banche e assicurazioni saranno destinati alla sanità e ai più fragili per garantire servizi migliori e più vicini alle esigenze di tutti”.
Taglio cuneo diventa strutturale, confermate aliquote Irpef
Nella legge di bilancio passata stasera al vaglio del Cdm “si rendono strutturali gli effetti del taglio del cuneo e l’accorpamento delle aliquote Irpef articolata su tre scaglioni già in vigore nell’anno in corso”.
Sulle pensioni confermate misure scorso anno
Sul tema “pensioni sono confermate le misure dello scorso anno e potenziate quelle destinate ai lavoratori pubblici e privati che raggiungono l’età della pensione ma restano a lavoro”.
Carta da 1.000 euro per nuovi nati a nuclei con isee fino 40mila euro
Fonti del Mef fanno sapere che nella manovra passata al vaglio del Cdm di questa sera ci sono diverse misure a supporto delle famiglie, come il bonus nascite, e sono “confermate e potenziate le misure sui congedi parentali”. “Introdotta anche una ‘Carta per i nuovi nati’ che riconosce 1.000 euro ai genitori entro la soglia Isee di 40 mila euro per far fronte alle numerose prime spese per ogni nuovo nato”, spiegano le stesse fonti, che proseguono: “La manovra rafforza il bonus destinato a supportare la frequenza di asili nido, anche prevedendo l’esclusione delle somme relative all’assegno unico universale dal computo dell’ISEE”. Tra le misure di carattere sociale, si apprende ancora, “la carta ‘dedicata a te’ è rifinanziata per il 2025 nella misura di 500 milioni. Nel compiuto delle detrazioni si terrà conto del numero dei familiari a carico. Più numerosi i componenti della famiglia, maggiori sono gli spazi per le detrazioni fiscali”.
Potenziati investimenti in settore difesa
La manovra “stanzia anche risorse per assicurare che, successivamente al termine del PNRR, l’andamento della spesa per investimenti pubblici sia coerente con i requisiti della nuova governance europea. In particolare, è previsto anche il potenziamento degli investimenti nel settore della difesa”.
Confermati incentivi occupazione giovani e donne al sud
Per quanto riguarda “lavoro e imprese, in particolare nel Mezzogiorno si confermano gli incentivi finalizzati all’occupazione dei giovani e delle lavoratrici, che saranno riconosciuti anche ai rapporti di lavoro attivati nel biennio 2026-2027”. Inoltre, vengono “confermati la decontribuzione in favore delle imprese localizzate nella Zes e gli incentivi all’autoimpiego nei settori strategici per lo sviluppo di nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica. Oltre alla conferma dei fringe benefits per tutti gli aventi diritto, gli importi vengono maggiorati per i nuovi assunti che accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri”. Tra le misure fiscali “si conferma, anche per il triennio 2025-2027, la tassazione agevolata al 5% dei premi di produttività erogati dalle aziende ai lavoratori”.
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