Tasse e giovani i nodi per il Governo
Bombardieri (Uil). La Politica sembra non vedere i problemi.
In evidenza

C’è un problema su chi guadagna 85mila euro e paga il 15% di Irpef.
La Costituzione dice che le tasse vanno pagate in modo progressivo; se chi guadagna 30-40mila euro lordi paga il 36% di Irpef e chi ne guadagna 85mila con un lavoro privato ne paga il 15%, per noi questa è un’ingiustizia”.
Lo ha detto il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri intervenendo ad Ascoli Piceno alla prima tappa della Carovana Uil che parte proprio dal capoluogo piceno.
Si è a lungo parlato di politiche per dare lavoro ai giovani “purtroppo – sottolinea il leader Uil – la politica sembra non vederli, eppure sono i nostri figli, i nostri nipoti che spesso vanno in banca e non riescono a avere un mutuo, non riescono a comprare una macchina, il cellulare perché gli chiedono una busta paga a tempo indeterminato oppure gli chiedono un garante – ha detto Bombardieri – Oltre a questo c’è una condizione del lavoro, visto che spesso sono sottopagati, sono sfruttati, non solo nelle forme di lavoro nero ma anche in forme che sono legali”.
Per il segretario generale della Uil bisogna intervenire in favore di questi ragazzi. “I numeri che ci vengono raccontati dall’Istat spesso sono in contraddizioni con quelli che sono i numeri degli avviamenti al lavoro. L’Inps ci dice che su 4,3 milioni di persone, ragazzi avviati nel corso del primo semestre del 2024, più della metà sono contratti a tempo determinato; mi pare una situazione grave sulla quale noi chiediamo alla politica di rispondere”.
Ansa
Altre Notizie della sezione

Il “peso” della maternità nell’accesso e nella permanenza nel mondo del lavoro.
17 Aprile 2025Le proposte di Federterziario in relazione agli ultimi dati Istat sul "peso" della maternità nell'accesso e nella permanenza nel mondo del lavoro.

Usa-Iran, a Roma sabato secondo round colloqui sul nucleare
17 Aprile 2025Nella capitale ci saranno l'inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi e il ministro degli Esteri omanita, Badr Albusaidi, mediatore.

Bruxelles, nella lista dei Paesi Sicuri ci sono anche Egitto e Bangladesh.
17 Aprile 2025La premier esprime “grande soddisfazione” per l’elenco proposto dalla Commissione Ue. Arrestati dieci migranti del Cpr in Albania dopo il tentativo di rivolta.