Inarcassa, taglio sanzioni su contributi
Santoro, intervento giusto per ingegneri e architetti iscritti
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Inarcassa (la Cassa previdenziale degli architetti e degli ingegneri) ha ricevuto dai ministeri vigilanti del Lavoro e dell’Economia l’approvazione della modifica regolamentare per l’abbattimento delle sanzioni, in conseguenza di una sentenza del Tar del Lazio. Secondo il presidente “è un provvedimento giusto, che punta ad arginare il fenomeno dell’inadempienza previdenziale ed il conseguente aggravamento di situazioni debitorie non più emendabili”, perché “il credito scaduto avrebbe evidenti riflessi negativi sul patrimonio e sui relativi rendimenti. Al tempo stesso, il nuovo regime sanzionatorio riconosce i comportamenti attivamente virtuosi degli iscritti inadempienti con interventi sulle modalità di applicazione delle sanzioni nel tempo”, prosegue. L’intervento, recita una nota dell’Ente pensionistico privato, “opera una rimodulazione delle aliquote, per introdurre una maggiore gradualità sanzionatoria, tenendo conto del mutato quadro generale macroeconomico, che ha prodotto negli ultimi dieci anni, in particolare per i liberi professionisti, minori disponibilità finanziarie per il rispetto delle scadenze nei termini”; viene legata, scrive Inarcassa, “la modalità dell’incremento della sanzione in ordine al periodo, con una scala crescente che penalizzi in modo proporzionale il ritardo reiterato”, che va “dall’1% fino ad un massimo del 12% dei contributi non corrisposti, per i primi 24 mesi di ritardo e dal 2% fino ad un massimo del 30% dei contributi non corrisposti, a partire dal 25/esimo mese di ritardo”. Il nuovo regime sanzionatorio si applicherà agli omessi e ritardati versamenti di contributi soggettivi e integrativi con scadenza a partire dal 18 dicembre 2019, data di approvazione ministeriale, si legge, infine.
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