Enpacl. Più Italia e più ESG.
“Nella gestione del proprio patrimonio, l’Enpacl supporta con i propri investimenti la crescita dell’economia reale italiana ed europea.
In evidenza
In particolare, agisce su strumenti finanziari ad importante impatto sui fattori di crescita dei settori industriali globali, con particolare focalizzazione sulle aree geografiche citate, incentivando gli investimenti a sostegno delle imprese italiane medie, piccole e micro” così il Presidente dell’Ente, Sergio Giorgino, che, durante l’audizione in Commissione bicamerale di controllo, ha sottolineato come “Tali realtà, peraltro, rappresentano la parte principale del valore aggiunto della Categoria dei Consulenti del Lavoro, e quindi sono considerati investimenti di tipo statutario”.
Dati e Analisi
Una percentuale dell’84,6% del patrimonio Enpacl è investito in Europa e ben il 58,8% in Italia (contro il 38,6 del settore degli Enti di previdenza dei liberi professionisti, Covip, Rapporto 2023, Casse di previdenza: gli investimenti, dimensioni e composizione).
Dal punto di vista del contributo alla crescita dell’economia reale si individuano, nelle dinamiche che riguardano gli investimenti in essere e nelle prospettive di sviluppo della propria gestione patrimoniale, tre principali indirizzi strategici seguiti dall’Enpacl, dedicate a tre specifiche aree del proprio portafoglio e che riguardano:
- gli investimenti immobiliari diretti e gli investimenti in infrastrutture;
- gli investimenti mobiliari in mercati private e quotati a supporto delle imprese;
- gli interventi di supporto alla Categoria dei Consulenti del Lavoro: convenzioni, liquidità e finanziamenti agli iscritti ed a supporto delle imprese clienti
Nella costruzione dell’AAS, Enpacl utilizza i fattori di valutazione ESG come parametri strategici, affiancando agli obiettivi di rischio/rendimento di lungo termine, obiettivi di sostenibilità. Tali obiettivi costituiscono la terza dimensione del modello di definizione delle allocazioni obiettivo che, necessariamente, non dovrà modificare il profilo rischio/rendimento di medio periodo del patrimonio complessivo.
Per l’implementazione degli investimenti, l’Enpacl si è dotata di comparti dedicati, all’interno di società di investimento a capitale variabile (Sicav), organizzati e gestiti da una Management Company (ManCo). Nel processo di selezione degli Asset Managers e della ManCo a cui affidare la gestione dei comparti dedicati, vengono considerati come requisiti preferenziali i seguenti aspetti: a. adozione di policy di investimento responsabile / ESG b. competenze e team dedicato in ambito SRI / ESG (prodotti, mandati dedicati) c. approccio, strategia e processo di investimento SRI / ESG d. reporting ESG e. policy e strategie di azionariato attivo f. adesione a protocolli / network nazionali e internazionali L’ENPACL ha inserito nelle linee guida di investimento, per i gestori dei comparti dedicati attualmente in essere, l’integrazione dei fattori e dei rischi Esg.
L’Enpacl costruisce il portafoglio di partecipazioni dirette in azioni e obbligazioni italiane, considerando aspetti economici e sociali e orientando gli investimenti alla crescita delle imprese attive sul territorio nazionale.
Per l’analisi Esg degli investimenti diretti in strumenti di risparmio gestito, l’Enpacl calcola il profilo Audizione Enpacl – Relazione sul portafoglio finanziario 31 ottobre 2024 sia a livello di casa di gestione che di prodotto, attraverso KPI ESG (ad es. adesione a network nazionali e internazionali, policy SRI / processo di investimento SRI, strategia SRI, reportistica).
L’Ente valuta positivamente l’applicazione al portafoglio di esclusioni di settori controversi sulla base di norme e/o valori, approcci di selezione positiva, investimenti in greenbonds, o tematici.
Per la componente di investimenti in asset reali, l’ENPACL opta per strumenti di risparmio gestito alternativi (FIA) diversificati (private debt, private equity, real estate infrastrutturale) e, coerentemente con i propri obiettivi di sostenibilità, applica preliminarmente un focus tematico su: infrastrutture; energie rinnovabili; settore agroalimentare; PMI italiane. Per la selezione degli strumenti, l’ENPACL considera il profilo di sostenibilità individuato strategicamente, ponendo particolare enfasi alla governance a livello di casa di gestione e, a livello di prodotto, all’approccio di investimento e al reporting di impatto. Per la componente investita in fondi (FIA) di tipo immobiliare, ENPACL applica un filtro ESG, indirizzando una parte dei propri investimenti verso immobili e / o fondi immobiliari di tipo sociale (residenze sanitarie assistite, studentati, investimenti in abitazioni di tipo sociale in genere).
Le valutazioni di sostenibilità del portafoglio
Nell’ambito delle attività di verifica e controllo di sostenibilità degli investimenti ed al fine di apprezzare la dinamica evolutiva del tema nel patrimonio investito, l’Ente agisce secondo un processo Audizione ENPACL – Relazione sul portafoglio finanziario 31 ottobre 2024 – Pagina 17 di valutazione a 5 aspetti:
- Valutazione dell’obiettivo strategico, attraverso la stima del livello di sostenibilità del benchmark delle allocazioni strategiche sulla base del database ESG dell’Advisor.
- Valutazione del portafoglio liquido: gli score di ciascuno strumento sono calcolati per le società emittenti obbligazioni di imprese, gli emittenti governativi e le società emittenti azioni su cui l’Ente ha investito.
- Valutazioni specifiche di sostenibilità inerenti all’analisi ambientale (E -Environmental), a quella sociale (S -Social) e a quella di governance (G -Governance)
- Valutazione del contributo per le diverse allocazioni strategiche al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Onu (Sustainable Development Goals SDGs): 17 obiettivi e 169 target definiti nel 2015 da 193 Paesi nell’ambito dell’Agenda Globale 2030
- Quantificazione della c.d. carbon intensity (tonnellate di emissioni di CO2 / ricavi in milioni di euro) media ponderata di portafoglio ottenuta calcolando la carbon intensity per ciascuna società in portafoglio e calcolando la media ponderata in base al peso di portafoglio.
Tratto da Adepp
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