Anno: XXV - Numero 214    
Giovedì 21 Novembre 2024 ore 13:20
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Il Cni celebra la quarta edizione del “Premio tesi di Laurea Ingenio al Femminile”

Il tema di questo anno è «Il paradigma 5.0 e il ruolo strategico dell'Ingegneria».

Il Cni celebra la quarta edizione del “Premio tesi di Laurea Ingenio al Femminile”

Il prossimo giovedì 14 novembre si terrà la quarta edizione del “Premio tesi di laurea Ingenio al femminile”. Il Premio nasce su iniziativa del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, al fine di promuovere l’Obiettivo 5 della Agenda ONU 2030 sulla parità di genere, e si inserisce all’interno del più vasto progetto denominato «Ingenio al Femminile. Storie di donne che lasciano il segno», nato nel 2013. Il progetto ha lo scopo di valorizzare la figura femminile nell’ambito delle professioni ingegneristiche, che ancora oggi sono percepite come professioni tipicamente maschili. Con l’istituzione del Premio, il Consiglio Nazionale si propone di fornire un supporto alle neolaureate in ingegneria, per dare loro l’occasione di inserirsi nel mondo del lavoro con le stesse opportunità e la stessa retribuzione economica dei colleghi uomini. Fin dalla prima edizione del Premio, il Consiglio Nazionale ha potuto contare sulla partnership di Cesop HR Consulting Company, una tra le più importanti società in Italia nel settore delle fiere del lavoro – sia in presenza che su piattaforma virtuale – e primario player nella consulenza strategica aziendale in ambito HR sui temi dell’Employer branding e HR Digital Communications.

“Questa quarta edizione del “Premio tesi di laurea” – dice Angelo Domenico Perrini, Presidente del CNI – rappresenta per noi un grande traguardo. Il nostro Consiglio Nazionale porta avanti da anni il progetto ‘Ingenio al femminile’, all’interno del quale si inquadra il premio. Oltre alla tradizionale promozione e valorizzazione del ruolo delle donne nell’ingegneria italiana, quest’anno il nostro premio vuole sottolineare un concetto divenuto fondamentale. Ormai l’Ingegneria è una disciplina che attraversa in maniera trasversale molte aree di intervento e si caratterizza come un insieme di competenze che non si limita più alla sola realizzazione tecnica, ma che implica la capacità progettuale di coordinare e raccordare fra loro molteplici attività, anche molto distinte. Questa consapevolezza, in particolar modo se diffusa presso la nostra componente femminile, consentirà una più efficace realizzazione degli obiettivi sintetizzati dal nuovo paradigma 5.0”.

“I nuovi paradigmi dovrebbero favorire un cambiamento culturale che renda l’ingegneria un settore inclusivo e consenta la valorizzazione dei talenti femminili – afferma Ippolita Chiarolini, Consigliera del CNI con delega al progetto ‘Ingenio al femminile’ -. Paradigma 5.0 promuove la parità, il supporto continuo e l’adozione di tecnologie e politiche aziendali mirate, ecco il motivo per cui è il tema del bando 2024. Investire nel talento femminile non solo arricchisce il settore ingegneristico, ma favorisce l’innovazione e la sostenibilità; le startup innovative rappresentano, ad esempio, uno degli ambienti più dinamici e promettenti per la valorizzazione dei talenti femminili; possiamo aprire la strada ad una nuova generazione di imprenditrici e ingegnere che non solo rivoluzioneranno il mondo tecnologico, ma contribuiranno anche a creare una società più equa e sostenibile. I nuovi paradigmi devono puntare sulla collaborazione, sulla visibilità, sul supporto finanziario e sulla rimozione degli stereotipi, per dare alle donne le stesse opportunità di eccellere e di innovare.”

“La centralità della persona è lo snodo sul quale muove e muoverà la nuova industria 5.0 ed è da sempre, dalla sua costituzione, la ragione che ha mosso, e muoverà, la nostra azione in Cesop come in Umana – afferma Maria Raffaella Caprioglio, presidente di Cesop HR Consulting Company e Umana Spa –. La persona come baricentro di tutte le evoluzioni, di tutte le innovazioni, dell’industria e del mercato del lavoro. In Cesop costruiamo quotidianamente occasioni di incontro fra aziende e persone, valorizzando per queste ultime le loro competenze e sviluppando il loro potenziale. E in un contesto di grande richiesta di risorse umane, di costante ricerca di figure capaci di accompagnare lo sviluppo dell’impresa, e al contempo di grande e veloce progresso innovativo e tecnologico, la persona, le competenze umane, divengono ancor più centrali nel mercato del lavoro. Ingenio al femminile, che Cesop accompagna da molti anni, è un premio che non solo supera gli stereotipi diffondendo fra le giovani studentesse l’importanza e il grande potenziale delle competenze scientifiche e tecniche negli ambiti professionali. Ma rappresenta una grande occasione per mostrare e dimostrare anche il loro valore umano, fatto di talento e competenze trasversali uniche, competenze oggi sempre più importanti e ricercate soprattutto nelle professioni STEM”. 

Il tema scelto per la quarta edizione del Premio è «Il paradigma 5.0 e il ruolo strategico dell’Ingegneria». Il paradigma 5.0 dello sviluppo economico, alla base del rapporto della Commissione Europea «Industry 5.0 – Towards a sustain-able, humancentric and resilient European industry», si fonda sulla consapevolezza ormai generalmente acquisita che un approccio orientato esclusivamente al profitto è non più sostenibile. Il nuovo paradigma 5.0 supera e trascende i principi che erano stati alla base del progetto di “Industria 4.0” e si poggia su tre concetti fondamentali: centralità della persona, riportando i bisogni e gli interessi fondamentali al cuore del processo di produzione, anziché concentrarsi unicamente sulle tecnologie emergenti e sulla loro potenziale capacità di aumentare l’efficienza produttiva; resilienza, nel senso di realizzare un sistema economico e produttivo capace di assorbire meglio le crisi di natura finanziaria, sociale, naturale, ultimamente addirittura medica (pandemia Covid) che sempre più frequentemente si verificano con conseguenze tali da mettere in ginocchio interi Paesi; sostenibilità, facendo in modo che si sviluppino processi tali da consentire il riutilizzo, la conversione e/o il riciclo delle risorse naturali, senza che vadano sprecate e minimizzando l’impatto ambientale dello sviluppo tecnologico e produttivo.

Le vincitrici del premio sono state selezionate tra le circa 200 candidate, laureate italiane in ingegneria (sia laurea triennale che magistrale) o neodottoresse di ricerca. A tutte loro è stato richiesto di illustrare in quale modo il loro lavoro di tesi si inserisce nel contesto generale del nuovo paradigma 5.0, evidenziando in particolare le correlazioni tra la ricerca di tesi svolta e una, o più, dei tre concetti sopra esposti. Le tipologie di premio istituite sono cinque, ciascuna del valore di € 1.500,00:

  • uno alle tesi di laurea nel settore dell’ingegneria civile-ambientale;
  • uno alle tesi di laurea nel settore dell’ingegneria industriale;
  • uno alle tesi di laurea nel settore dell’ingegneria dell’informazione;
  • uno, dedicato alla memoria di Giulia Cecchettin, esclusivamente destinato alle tesi di laurea in ingegneria biomedica;
  • uno alle tesi di dottorato di ricerca.

Fin dalla prima edizione del premio, un nutrito gruppo di Aziende Ambassador ha voluto contribuire alla riuscita del Premio, offrendo occasioni di colloqui di lavoro e/o di stages alle partecipanti al Premio, occasioni che spesso hanno rappresentato l’inizio di un rapporto di lavoro stabile. Per l’edizione 2024 le aziende Ambassador sono state le seguenti: 3TI PROGETTI, A2A, Air Liquide, Gruppo Autostrade per l’Italia, Benincà, Capgemini, Cassa Depositi e Prestiti, Diesse, DKC Europe, Fastweb, Iberdrola Spa, Impresa Pizzarotti & C., Innova SpA, Italgas, Jacobacci & Partners, KPMG, Leonardo, Lutech, Masmec, Maticmind, Minsait, Momentive, NTT DATA, OpenEconomics, Sasol, SISAL, Snam, Solesi, Thales Alenia Space, Trevi Group, Umana, Unoenergy.

Il progetto ha goduto del supporto dei seguenti Enti Sostenitori: Sapienza Università di Roma, Tor Vergata, Università Campus Bio-Medico di Roma, Università di Brescia, Università degli Studi di Firenze, Università degli Studi di Cagliari, Università degli Studi di Padova, Università degli Studi di Trento, Università Politecnica delle Marche, DICAr – Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura – Università di Pavia, DII – Dipartimento Ingegneria Industriale – Università degli Studi di Padova, DTG – Dipartimento di Tecnica e Gestione dei Sistemi Industriali dell’Università di Padova, DICEA – Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale dell’Università di Padova, DEI – Dipartimento di Ingegneria dell’informazione dell’Università di Padova, Scuola di Ingegneria della Basilicata, Scuola di Ingegneria – Università degli Studi di Padova, DIArch – Dipartimento di Ingegneria e Architettura – Università di Enna “Kore”, AIDIA – Associazione italiana donne ingegneri architetti.

L’evento si terrà domani 14 novembre 2024, con inizio alle 15:00 presso la Sala Conferenze del Comando Generale delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, in via dell’Arte a Roma. La sede è una struttura interna del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, ente patrocinatore del Premio. L’ingresso è possibile solo a invito.

Nota – Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di Mondoprofessionisti.

 

 

 

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