Trump è una sveglia per la destra italiana
Soprattutto per quella moderata o mainstream che, in un modo o in un altro, aveva preso le distanze dal nuovo Capo di Stato a stelle e strisce, cioè Forza Italia e FdI.
In evidenza
Le conseguenze della vittoria di Trump per la politica italiana non sono solo un campanello di allarme per Schlein e la sinistra. Anzi, essendo Schlein diametralmente l’opposto di Trump, la sua segreteria potrebbe addirittura guadagnare ulteriore consenso dalla sua elezione. Certo, la caratterizzazione radicale della giovane leader dem italiana ha comunque esaurito quella che un tempo era la vocazione maggioritaria del Pd. Ma, così come Schlein è l’anti Meloni per eccellenza a livello nazionale, potrebbe rafforzarsi anche nella contrapposizione con Trump a livello internazionale.
Paradossalmente, allora, la vittoria di The Donald è più una “sveglia” a destra. Soprattutto per quella destra moderata o mainstream che, in un modo o in un altro, aveva preso le distanze dal nuovo Capo di Stato a stelle e strisce, cioè FI e FdI. Trump, invece, darà una mano al redivivo Salvini – a meno che non venga superato a destra da Vannacci con il suo movimento -, che più di altri e senza infingimenti aveva appoggiato il tycoon americano. Fra le conseguenze delle ultime elezioni americane sul sistema italiano, dunque, figurano ai primi posti uno stop al progetto centrista di Forza Italia; quello che aveva provato Tajani con lo ius soli, con la benedizione della famiglia Berlusconi; ma ci sarà anche una messa in discussione dell’evoluzione draghiana che FdI aveva intrapreso al governo.
Ho già osservato qui su HuffPost, infatti, come FdI – correttamente -, avesse assunto una posizione atlantista filo Ue, basata sull’apertura all’agenda Draghi e una postura fortemente filo Ucraina. Che questo non fosse il sentiment di Trump, era chiaro anche a Giorgia Meloni, che negli ultimi tempi si era riposizionata sui Repubblicani, attraverso i buoni rapporti con Musk, postando infatti sui social foto con il patron di Tesla. Le dichiarazioni sprezzanti di Bannon dell’altro giorno, dove chiaramente si sostiene che la Meloni abbia sbagliato tutto e dovrebbe tornare al sovranismo delle origini, indicano che l’atteggiamento di Trump verso la leader italiana non è assolutamente positivo.
Certo, non voglio confondere quello che dice Bannon con quello che pensa Trump. Anche la postura sovranista del nuovo presidente potrebbe andare incontro a un cambiamento, a un bagno di realtà, e le voci che danno il neocon Rubio come nuovo Segretario di Stato sarebbero una spia di uno spostamento centrista della nuova amministrazione Usa. Ma il dato è che chi aveva scommesso su Trump è stato Salvini, non Meloni. Un Salvini politicamente indebolito, recentemente, e che adesso potrebbe riacquistare una nuova centralità.
di Angelo Bruscino su Huffpost
Altre Notizie della sezione
Effetto Foti. Il sollievo di Tajani, un nuovo guardiano per Salvini.
03 Dicembre 2024Il successore di Fitto con deleghe a Pnrr e Coesione è il "leone" di Fratelli d'Italia, che lascia l'incarico di capogruppo alla Camera a Bignami, il quale non era la prima scelta e lascia il ruolo di viceministro al fianco di Salvini, laddove Meloni valuta il nome di Deidda. Forza Italia soddisfatta perché non voleva nomine ingombranti.
Salvini-Tajani, la pace può attendere.
02 Dicembre 2024Il leader della Lega non va al Consiglio dei ministri: assente per problemi familiari. Il Carroccio non molla sul canone Rai.
La maggioranza è in crisi? Tutti i motivi di litigio tra le forze politiche al potere in Italia
29 Novembre 2024Forza Italia e Lega ormai fanno a gara a chi...arriva secondo dietro Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni. Anche se.si fa sempre più chiaro lo spettro di Draghi.