Il IX rapporto delle libere professioni.
Il Presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, in occasione della presentazione del nono rapporto sulle libere professioni.
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Oggi siamo qui per presentare il nono Rapporto sulle libere professioni in Italia, un appuntamento ormai tradizionale, che ci offre la fotografia più aggiornata del mondo professionale, ricco di numeri e di tendenze, insieme ad approfondimenti tematici, tra conferme e novità.
La realtà dei liberi professionisti, una realtà economica importante per i numeri, per l’occupazione, per il Pil ma al tempo stesso agli stessi professionisti affinché si rendano conto delle grandi trasformazioni dell’economia, della società e delle libere professioni che li pongono sempre di più’ davanti a sfide e quindi a scelte che comporteranno cambiamenti nel modo di svolgere la propria professione.
L’inafferrabile velocità della tecnologia digitale, le sempre più mutevoli tendenze del mercato del lavoro e l’instabilità dello scenario geopolitico sono le principali concause che alimentano incertezze e mettono in secondo piano i notevoli progressi realizzati dalle professioni nella strada della crescita.
Il settore, come vedremo dai numeri che il prof. Feltrin ci esporrà è in crescita sia numerico, di più le donne, sia reddituale, sia occupazionale. Per certi versi possiamo parlare di un riposizionamento ( per l’ingresso di over 50); minore la crescita dei giovani.
Il Rapporto ci mette di fronte a una realtà in continuo divenire dove i progressi economici e sociali si confrontano con le debolezze strutturali del nostro Paese e anche del nostro settore.
E, anche l’occasione per guardare fuori, nel contesto nazionale, ma anche in quello europeo e mondiale, nel quale stanno avvenendo cambiamenti di grande rilievo e impatto.
Siamo nel pieno della transizione digitale che tocca tutte le professioni, nessuna esclusa, che ha da un lato “semplificato” le nostre attività ha, al tempo stesso, creato incertezze e rischi per il futuro.
Uno fra tutti è quello relativo all’AI che è subordinata ai rapidissimi cambiamenti dettati dall’evoluzione tecnologica. Il settore delle libere professioni è sicuramente uno tra i più esposti.
In questa prospettiva emergono tre elementi che contraddistinguono l’identità del professionista: fiducia, trasparenza e etica professionale. Tre pilastri fondamentali alla base di qualsiasi prestazione resa al cliente o paziente.
La figura del professionista diventa quindi essenziale per governare l’implementazione di sistemi tecnologicamente intelligenti nell’ambito della salute, della giustizia, del lavoro, della tutela del territorio. Rispettando i diritti umani, le libertà personali, la democrazia e lo stato di diritto.
Il professionista assurgerà a un nuovo ruolo identitario delicato ma manterrà’ il suo status di intermediario/garante nei rapporti con la clientela.
Su questo terreno, Confprofessioni non intende abdicare; tutt’altro. Oggi sottoscriveremo il documento Rome Call for AI Ethics, promosso dalla Pontificia Accademia per la Vita e dalla Fondazione RenAIssance.
Non è solo un atto simbolico, ma un impegno che vogliamo assumere per promuovere e sostenere un approccio etico all’intelligenza artificiale nel mondo delle libere professioni. Condividiamo pienamente i principi della Rome Call: trasparenza, inclusione, responsabilità, imparzialità, affidabilità, sicurezza e privacy. Tutto questo può creare un ambiente lavorativo più equo, sicuro e rispettoso per tutti.
Crediamo che anche attraverso queste importanti iniziative si realizzi il nostro ruolo di forza sociale. Intercettare le innovazioni dell’economia e della società per poi declinarle sulla realtà delle libere professioni è il nostro modo di interpretare la nostra attività di rappresentanza, in Italia e in Europa.
La parte finale del Rapporto è dedicata all’attività di rappresentanza, nella quale è forte il nostro impegno con un’attenzione specifica alle novità del nostro CCNL, rinnovato nel 2024, e all’azione in sede europea.
Su entrambi intendiamo continuare a sperimentare soluzioni innovative (sui nuovi strumenti contrattuali) si giocherà’ la competitività degli studi professionali.
In conclusione, l’attività di rappresentanza ci obbliga a dare tre risposte a tre questi interconnessi.
La sfida teologica-digitale, le opportunità offerte dall’Europa, una ridefinizione delle relazioni sindacali.
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