Anno: XXV - Numero 211    
Lunedì 18 Novembre 2024 ore 13:30
Resta aggiornato:

Home » La Cassazione conferma l’autonomia degli avvocati monocommittenti

La Cassazione conferma l’autonomia degli avvocati monocommittenti

Scettica Aiga, secondo cui la sentenza 28274/2024 non considera la realtà dei fatti.

La Cassazione conferma l’autonomia degli avvocati monocommittenti

Cieca e conservatrice. La recente sentenza n. 28274/2024 della Cassazione Civile, Sezione Lavoro, ha riaffermato i principi di indipendenza professionale e sollevato il dibattito sulla regolamentazione dei giovani avvocati monocommittenti.

Il caso giudicato dalla Cassazione è nato dalla richiesta di un avvocato, che operava come collaboratore in uno studio associato, di essere riconosciuto come lavoratore subordinato. La Corte ha respinto questa istanza, ribadendo che gli avvocati, anche in contesti associativi, non sono soggetti a una gerarchia che impone loro modalità e tempi di lavoro. La gestione autonoma degli incarichi, l’assenza di vincoli rigidi e il rispetto dei principi deontologici sono stati indicati come elementi fondanti dell’indipendenza professionale.

Questa interpretazione affonda le sue radici in un orientamento giurisprudenziale iniziato negli anni ’90, con sentenze come la n. 5389/1994, che già allora sottolineavano la distinzione tra lavoro subordinato e attività intellettuale autonoma.

La Corte ha quindi confermato la linea del passato che, però, pare non considerare la realtà dei fatti, come denunciato dall’Associazione Italiana Giovani Avvocati (Aiga). Carlo Foglieni, presidente di Aiga, ha sottolineato come il fenomeno dei collaboratori monocommittenti possa creare zone grigie, con elevati carichi di lavoro e impegni stringenti che rischiano di compromettere l’indipendenza del professionista.

«Il fenomeno dell’avvocato collaboratore in regime di monocommittenza, che investe soprattutto la giovane avvocatura, rende necessaria l’individuazione di criteri affinché, da un lato, non venga intaccata la natura libero professionale dell’avvocato, ben distinta da quella del lavoratore subordinato, e dall’altro si evitino storture tali da esporre ad un eccesso di incertezze l’avvocato monocommittente, al quale spesso vengono richiesti impegni stringenti verso lo studio presso cui opera, con un elevato carico di lavoro», ha dichiarato Foglieni.

Tra le ultime proposte avanzate da Aiga a supporto dei giovani professionisti ci sono: l’obbligo di contratti scritti, per garantire trasparenza e stabilità; il compenso minimo inderogabile, per evitare abusi; maggiori diritti e garanzie per i monocommittenti, come il rimborso spese per la formazione e la tutela in caso di gravidanza o malattia. Secondo Aiga, l’integrazione di queste misure nella futura legge professionale è fondamentale per assicurare un equilibrio tra l’autonomia professionale e la necessità di tutele per i giovani avvocati.

Top Legal

© Riproduzione riservata

Iscriviti alla newsletter!Ricevi gli aggiornamenti settimanali delle notizie più importanti tra cui: articoli, video, eventi, corsi di formazione e libri inerenti la tua professione.

ISCRIVITI

Altre Notizie della sezione

Archivio sezione

Commenti


×

Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.