Anno: XXV - Numero 234    
Giovedì 19 Dicembre 2024 ore 13:40
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È TEMPESTA DOPO LO STOP ALLE MULTE 'NO VAX'

Il colpo di spugna sulle multe ai No Vax scatena la protesta delle opposizioni, ma soprattutto dei medici.

È TEMPESTA DOPO LO STOP ALLE MULTE 'NO VAX'

Per il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, si tratta di “un condono raccattavoti diseducativo e irrispettoso. Il vaccino ha evitato ospedalizzazioni e morti, condonare le multe ai no vax è un insulto a chi non c’è più. È un messaggio – aggiunge – che rischia di indebolire ulteriormente la fiducia nelle istituzioni e nella salute pubblica “

“Non è certamente un bel segnale e pone un problema di equità”, va all’attacco il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), Filippo Anelli, commentando la misura. ll dibattito – evidenzia – è legato principalmente al fatto che cancellando le multe ai no vax, si crea una forma di diseguaglianza rispetto ai cittadini che invece quelle multe le hanno pagate. Nel merito, è chiaro che in quel momento, durante la pandemia, l’obiettivo con l’obbligo della vaccinazione era quello di proteggere la salute della popolazione”.

Oggi, rileva il presidente Fnomceo, “dopo due anni, la sanzione perde di significato, ma si pone un grosso problema di equità”. Per le opposizioni si tratta di un “condono” ancora più grave in un momento in cui la sanità è in crisi o ancora di una “vergogna” o un “messaggio devastante”.

 Oggi – rileva il presidente Fnomceo – dopo due anni, la sanzione perde di significato, ma si pone un grosso problema di equità”.

“L’Italia è il Paese dei condoni, delle regole – giuste o sbagliate che siano – non seguite e degli evasori legalizzati dallo Stato. Un bel messaggio natalizio con emergenze che bussano alla porta, una epidemia in Congo, l’aviaria che bussa e l’influenza che sta per esplodere”, dice Matteo Bassetti direttore Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova, all’Adnkronos.

Per le opposizioni si tratta di un “condono” ancora più grave in un momento in cui la sanità è in crisi o ancora di una “vergogna” o un “messaggio devastante”.

Il virologo del San Raffaele Roberto Burioni su Repubblica: “Si potrebbe pensare che il governo abbia preso questa decisione perché si è riconosciuto a posteriori che rifiutare la vaccinazione è stata una scelta giusta. Si potrebbe trarre questa conclusione se il vaccino si fosse dimostrato nel tempo poco sicuro o poco efficace. Entrambe queste due motivazioni non reggono alla prova dei fatti. Il vaccino a mRna contro il Covid (questo era in uso al momento dell’obbligo), dopo quasi quattro anni di utilizzo e miliardi di dosi somministrate sotto diretto controllo medico, si è confermato essere il farmaco più sicuro esistente sulla Terra. Gli effetti collaterali sono rarissimi e lievi. La sicurezza del vaccino non è un’opinione, è un dato di fatto oggettivo. L’irresponsabile narrazione antiscientifica che racconta di malori improvvisi, tumori, ictus e altre gravi malattie provocate dalla vaccinazione è completamente falsa e priva di qualunque riscontro nella realtà: è una bugia pericolosissima volta a generare panico e sfiducia nella scienza. Il vaccino, dunque, è sicuro, e non può essere questa la ragione per cui le multe sono state annullate. L’altro motivo potrebbe — in astratto — essere legato al fatto che, a posteriori, il vaccino non si sia rivelato efficace. Anche questa affermazione è falsa. Il vaccino si è rivelato essere estremamente efficace sia nell’ostacolare la trasmissione dell’infezione, sia nell’evitarne forme gravi. Anche questa non è un’opinione, è un dato di fatto innegabile suffragato da dati solidissimi che nessuno studioso con un minimo di reputazione da difendere si è mai sognato di mettere in discussione. Studi molto rigorosi hanno calcolato che l’utilizzo di questo vaccino solo nel 2021 e solo in Europa abbia salvato intorno a venti milioni di vite”… “Riassumendo, non esiste nessun motivo scientifico che possa giustificare la cancellazione delle multe. I motivi sono dunque politici, come il volere strizzare l’occhio a quegli italiani che, con una scelta irrazionale, hanno messo in pericolo sia la loro salute, sia la salute della comunità alla quale appartengono”… “Con questa decisione, scientificamente incomprensibile e ingiustificata, il nostro governo potrebbe suggerire a molti l’idea che rifiutare la vaccinazione contro il Covid è stata una scelta giusta. Come farà allo stesso tempo a convincere i cittadini che i vaccini sono fondamentali per la sicurezza nostra e dei nostri figli?”

Il virologo del Galeazzi di Milano Fabrizio Pregliasco sulla Stampa: “Questo condono a favore di chi non si è vaccinato contro il Covid lascia l’amaro in bocca. Perché è come voler premiare chi ha seguito preconcetti antiscientifici esponendo al rischio anche il resto della popolazione. Ma è una decisione che non mi sorprende perché è in linea con la politica portata avanti dal centro destra durante la  pandemia cavalcando la protesta contro lockdown e green pass. Tra le tante cose per cui i partiti di maggioranza sono stati votati c’è anche questo aspetto. Che a sua volta è figlio di una cultura complottista e antiscientifica che serpeggia tra le fila di una certa politica”… “Un messaggio pericoloso che crea negatività anche in chi si è vaccinato, perché purtroppo i vaccini sono vittime del loro successo. Nel senso che quando riducono o eliminano il problema molti credono siano superflui. E magari attivano quel mormorio sulla loro pericolosità basandosi sul numero delle reazioni avverse che, quando parliamo di quelle importanti, quasi mai sono correlabili alla vaccinazione. Ad alimentare la diffidenza nei confronti dei vaccini anti-Covid c’è anche il fatto che si è riusciti a produrli in poco tempo. Ma chi lo afferma ignora che la tecnica dell’Rna messaggero era già stata messa a punto da tempo. E poi basti vedere Trump, che prima di contestarli li ha finanziati come pochi altri”… “Messaggi ambigui come quello lanciato sui vaccini anti-Covid non aiutano. Per affrontare le nuove emergenze occorrerà basare comunicazione e decisioni sui dati scientifici, sapendo che questi possono modificarsi ed esigere cambiamenti di rotta. Perché la scienza insegue la natura, ma noi poi dobbiamo seguire la scienza se non vorremo farci travolgere da nuove tragedie”

    “È una decisione molto grave. Il governo strizza l’occhio a chi evade”, stigmatizza la leader del Pd Elly Schlein. Si tratta inoltre, rincara per Iv Maria Elena Boschi, di “una grave offesa agli operatori sanitari”. Ma sulla misura si registra anche la perplessità di Forza Italia. La vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli, non usa mezzi termini: “Se era sbagliato prorogare il congelamento delle multe, cancellarle è inaccettabile e significa far finta di dimenticare cos’ha rappresentato il Covid per l’Italia. Quella dei ‘no vax’ era tutt’altro che una battaglia di libertà e spero che la maggioranza torni sui suoi passi”.

L’ex ministro della Salute Roberto Speranza calcola a occhio la misura della sospensione delle multe ai no vax inserita nel Milleproroghe. Per Speranza, «quello che sta facendo il governo di Giorgia Meloni sui vaccini è un condono, né più né meno. Come tutti i condoni è un messaggio sbagliato ed è offensivo per chi quelle regole ha rispettato. Offende chi è stato vittima della pandemia. Inoltre la destra toglie risorse alla sanità che ne avrebbe un assoluto bisogno». Per l’ex ministro, «è evidentemente l’ennesima prova di un governo che strizza l’occhiolino ai “no vax”. Mancano le risorse per la sanità ma si sceglie di accarezzare i “no vax” per il verso del pelo a qualsiasi costo».

    Dall’altra parte la Lega rivendica la scelta e Matteo Salvini parla di un segnale di “pacificazione nazionale”. Non solo. C’è chi nel suo partito torna a insistere sull’ipotesi di rimborsare quanti abbiano già pagato quelle multe. Ipotesi che era stata inserita in una bozza del decreto approvato ieri in Cdm e che ha, invece, solo cancellato i procedimenti in essere.

    Una decisione che, già di per sé, in base a stime dello scorso anno, costa 150 milioni. Cifra che salirebbe ancora se si prevedesse, appunto, un rimborso per quanti le hanno già pagate. 

Un’idea comunque già bocciata dal Mef. Una previsione, insiste però il leghista Claudio Borghi che da tempo porta avanti questa battaglia, che “deve essere valutata. Se il numero di coloro che hanno pagato è piccolo, e c’è il rischio di cause, si può tranquillamente valutare la restituzione”. Anche il presidente della Camera, il leghista Lorenzo Fontana, sottolinea di non aver mai apprezzato l’idea “che ci fosse una multa per una questione di vaccinazione”. Per poi aggiungere: “non mi piacque – evidenzia durante il saluto alla stampa parlamentare – il fatto che fu messa allora, ma il fatto di toglierla…Penso che se qualcuno quella multa l’ha pagata, adesso fa la figura del fesso. È una situazione che ha pro e contro”. Ma intanto il San Camillo di Roma ha seguito l’esempio dell’ospedale San Salvatore de L’Aquila e del Policlinico di Milano-

 

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