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Schlein non accetta la realtà: i sondaggi promuovono Meloni

La segretaria dem continua a dipingere un'Italia che non esiste. Incalzata sui sondaggi favorevoli a FdI, Schlein balbetta: "È tutto grazie alla propaganda, i nodi verranno al pettine"

Schlein non accetta la realtà: i sondaggi promuovono Meloni

Il successo nelle ultime elezioni politiche del 2022, il mantenimento del consenso e la costruzione di un governo tra i più solidi degli ultimi dieci anni. Ma non solo. La fidiucia degli elettori riposta nell’esecutivo di centrodestra che non sembra calare e le riforme che cominciano a correre in Parlamento. I meriti di Giorgia Meloni, più o meno onestamente, sono noti a tutti, perfino dai banchi dell’opposizione. Tutti tranne Elly Schlein. Secondo la segretaria del Partito democratico, incalzata su La7, gli elettori sono ingannati dalla “propaganda” firmata Meloni.

Il consenso ottenuto da Fratelli d’Italia e dalle altre due anime del centrodestra nel corso degli anni, sempre secondo la leader dem, “è tutta propaganda”. In collegamento a L’Aria che Tira su La7 quando le viene chiesto dei sondaggi favorevoli a FdI e alla premier, Schlein nega la realtà.“Ci sono alcune delle scelte devastanti che dispiegheranno i loro effetti negativi più in là”, prova a buttare la palla in tribuna.

E aggiunge: “E poi è tutta propaganda: distolgono l’attenzione dal fatto che l’economia è ferma, mentre le bollette salgono e Meloni in due anni e mezzo non ha fatto niente. Alla fine, i nodi verranno al pettine e noi riusciremo a far vedere quello che può essere l’Italia e che invece non è”. La profezia targata Schlein, però, è da due anni e mezzo che fa fatica ad avverarsi. Dopo l’elezione della segretaria alla guida del Nazareno, non si contano le volte nelle quali Schlein ha prospettato il peggio per l’attuale governo italiano. Quello che si dimentica di precisare sono le ultime rilevazioni che danno Fratelli d’Italia sempre saldamente al comando.

Ma non basta. Schlein, con sprezzo del ridicolo, passa in rassegna tutti i punti di questa propaganda che, stando al suo ragionamento, sta ingannando l’intero bacino elettorale. In primis sulle politiche del lavoro: “In tutti i provvedimenti del lavoro del governo aumenta la precarietà e diminuisce la rappresentanza. Contrariamente alla propaganda della destra, la legge sul salario minimo dice non solo che sotto i 9 euro all’ora non può scendere la contrattazione, ma dice anche che in ogni settore deve valere come retribuzione quella contrattata dai veri sindacati, non da quelli di comodo”, attacca Schlein. Insomma, a quanto pare di capire secondo Schlein fare propaganda sarebbe, in altri termini attuare il programma politico per il quale Meloni è stata votata senza fare passare leggi comode alla sinistra.

Il Giornale

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