Anno: XXVI - Numero 36    
Giovedì 20 Febbraio 2025 ore 15:00
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Intelligenza Artificiale e professioni.

Confcommercio presenta il primo Manifesto nazionale.

Intelligenza Artificiale e professioni.

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In occasione della Settimana Nazionale delle discipline STEM, Confcommercio ha ospitato il 6 febbraio, nella sua sede, un evento di particolare rilevanza per il futuro delle professioni italiane: la presentazione del Manifesto dei professionisti sull’intelligenza artificiale di Confcommercio Professioni. Un punto di riferimento per un utilizzo consapevole e strategico dell’IA per i professionisti.

La presentazione del Manifesto ha visto la partecipazione, oltre che della Presidente di Confcommercio Professioni, Anna Rita Fioroni, e di molti rappresentanti delle associazioni aderenti a Confcommercio Professioni, di Andrea Granelli (CEO di Kanso), dell’On. Walter Rizzetto (Presidente XI Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera dei Deputati), dell’On. Marta Schifone, di Alessandra Gallone (Consigliere del Ministro dell’Università e della Ricerca) e dell’On. Paola Frassinetti (Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione e del Merito).

Il Manifesto nasce dalla necessità di garantire un impiego dell’intelligenza artificiale che non svaluti il ruolo del professionista, ma ne rafforzi la competitività sul mercato. Il focus del Manifesto non è l’I.A. generativa in senso generale, ma quelle applicazioni che cambiano in modo significativo il modus operandi del professionista. La chiave di lettura è la comprensione delle differenze fra applicazioni digitali migliorative e trasformative, non tanto la separazione fra digitale e I.A. Il Manifesto si pone quindi l’obiettivo di offrire un approccio strutturato per affrontare la rivoluzione digitale in atto.

Con questo documento, le associazioni di professionisti aderenti a Confcommercio Professioni hanno voluto condividere la propria visione sull’I.A., sottolineando come le competenze e l’impegno di ogni professionista possano essere determinanti per lo sviluppo di un ecosistema tecnologico sostenibile ed etico. I professionisti dovranno essere preparati a padroneggiare il digitale con spirito critico. A tal fine, il Manifesto individua tre azioni strategiche necessarie ad ogni professionista:

  • Formazione continua per acquisire competenze digitali avanzate.
  • Collaborazione tra discipline per un utilizzo efficace dell’IA nei diversi ambiti professionali.
  • Adattamento strategico per integrare l’IA nei processi lavorativi con trasparenza e qualità.

“È necessario”, ha dichiarato la Presidente Fioroni, “che nel processo di regolamentazione dell’intelligenza artificiale sia riconosciuto il ruolo cruciale dei professionisti, considerandoli soggetti influenti nelle decisioni normative future. Solo così potremo sviluppare un ecosistema tecnologico veramente sostenibile ed etico.”

“Quale migliore occasione se non quella della Settimana Nazionale dedicata alle discipline STEM per presentare il Manifesto?” ha aggiunto la Presidente Fioroni. “L’Intelligenza Artificiale rappresenta una sfida e un’opportunità trasversale, che richiede un approccio consapevole e multidisciplinare.”

Nel corso del suo intervento, la Presidente ha posto l’attenzione anche sul ddl A.S. 1146 – Disposizioni e delega al Governo in materia di intelligenza artificiale, ora all’esame delle commissioni riunite 8ª (Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica) e 10ª (Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale) del Senato, evidenziandone alcune criticità:

  • Autonomia professionale nella comunicazione sull’uso dell’IA. Il professionista deve poter decidere autonomamente di comunicare ai propri clienti come utilizza l’IA, non per vincolo di legge, ma come scelta volta ad aumentare la sua credibilità professionale. Non dovrebbe, invece, essere obbligato, come previsto nel ddl A.S. 1146, a dichiarare sempre e comunque l’utilizzo dell’IA ai clienti.
  • Compensi modulabili e sovrapposizione normativa. La Presidente ha sollevato dubbi in merito al fatto che tra i criteri di delega al Governo in materia di adeguamento alle normative europee vi sia la possibilità di prevedere compensi modulabili sulla base delle responsabilità e dei rischi connessi all’uso dell’intelligenza artificiale. Tale previsione risulterebbe priva di una reale necessità, sovrapponendosi alla normativa in materia di equo compenso, già applicabile alle professioni associative e per cui si attendono i parametri del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT).
  • Ambiguità sulle attività consentite e su quelle di supporto. Consentire l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nelle professioni intellettuali “esclusivamente per esercitare attività strumentali e di supporto all’attività professionale”, senza definire specificatamente quali siano queste attività, “rischia di causare una situazione di incertezza, lasciando ampio spazio ai decreti legislativi delegati o, in mancanza di questi, all’interpretazione caso per caso”, ha dichiarato la Presidente Fioroni.
  • Il concetto di prevalenza dell’attività intellettuale. La Presidente ha sottolineato come il concetto di prevalenza dell’attività intellettuale necessiti di chiarimenti per evitare interpretazioni ambigue che potrebbero influire negativamente sull’applicazione pratica della normativa.

Al termine del suo intervento, la Presidente Fioroni ha voluto porre l’attenzione su un tema particolarmente caro alla Federazione: la formazione.

Per ciò che concerne questo aspetto, il ddl in esame al Senato presenta una grave mancanza: non fa alcun riferimento ai professionisti non iscritti in ordini o collegi. “Mentre i nostri associati riconoscono il ruolo fondamentale delle associazioni nel promuovere la formazione sul digitale,” ha sottolineato la Presidente Fioroni, “il Governo sembra averlo dimenticato, affidando la formazione esclusivamente agli ordini per le professioni ordinistiche.”

E ha concluso: “L’Intelligenza Artificiale rappresenta una sfida e un’opportunità trasversale, che richiede un approccio consapevole e multidisciplinare. È necessario che nel processo di regolamentazione dell’intelligenza artificiale sia riconosciuto il ruolo cruciale dei professionisti, considerandoli soggetti influenti nelle decisioni normative future.”

Manifesto-I.A.-Confcommercio-Professioni

Nota – Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di Mondoprofessionisti.

 

 

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