Coima/Casse. Da Villaggio Olimpico a Studentato
Il Villaggio Olimpico, che al termine dei Giochi sarà convertito nel più grande studentato convenzionato d’Italia.
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Con 1.700 posti letto, vede il coinvolgimento di primari investitori istituzionali attraverso il fondo Coima Olympic Village partecipato anche da Coima Esg City Impact Fund, il maggior fondo di investimento in rigenerazione urbana discrezionale mai raccolto in Italia, a sua volta partecipato, tra l’altro, da Cassa Forense, Cassa dei Commercialisti, Inarcassa, Enpam.
E, fiore all’occhiello, COIMA sta attualmente lavorando insieme a Fondazione MiCo per efficientare i processi legati agli arredi degli spazi interni, riducendo al minimo gli sprechi in termini economici, di materiali e di dispendio energetico. Fra le varie iniziative vi è quella di consegnare gli alloggi per gli atleti già attrezzati con gli allestimenti per lo studentato, in modo da evitare sprechi di materiali e risorse economiche che si genererebbero allestendo le stanze con arredi temporanei, dismessi al termine dei Giochi.
Sin dall’inizio, in collaborazione con Fondazione Milano Cortina 2026, il Villaggio, progettato dallo Studio di Architettura Skidmore, Owings & Merrill – SOM, è stato concepito tenendo conto della configurazione post Olimpiadi, rendendolo di fatto uno tra gli interventi di riconversione più rapidi nella storia degli eventi temporanei. La priorità è stata posta sull’integrazione nel futuro quartiere di tutti gli spazi fisici, i servizi e gli allestimenti progettati per gli atleti, minimizzando così i lavori di riconversione in strutture permanenti e i relativi impatti ambientali, al fine di massimizzare la sostenibilità del progetto nel suo complesso, mantenendo una elevata qualità di progettazione. In particolare, i circa 10.000 mq adibiti a servizi per gli atleti – che comprendono spazi dedicati a palestra, coworking, ristorazione e strutture medico-sanitarie – saranno destinati a servizi privati di interesse pubblico o generale che possano contribuire all’attivazione del quartiere e dello studentato.
Gli spazi a verde pubblico e attrezzato adiacenti all’area del Villaggio Olimpico sono stati progettati dall’architetto Michel Desvigne, in coordinamento con il masterplan generale di Outcomist, la cui parte paesaggistica è curata dall’architetto Elizabeth Diller, con l’obiettivo di creare un luogo fruibile dagli st
Il Villaggio Olimpico di Porta Romana è un modello di sostenibilità integrata, con edifici a zero emissioni operative grazie all’altissima efficienza energetica, all’assenza di combustibili fossili, all’uso di pompe di calore e alla produzione di energia elettrica tramite impianti fotovoltaici. Gli edifici sono certificati LEED Gold, garantendo elevati standard ambientali. Dotato di impianto fotovoltaico da circa 1 MW, il Villaggio assicura alte prestazioni energetiche. La costruzione ha adottato tecniche di prefabbricazione che hanno garantito tempi certi di realizzazione e un minore impatto ambientale, utilizzando il legno come materiale sostenibile per le pareti delle facciate. La progettazione include illuminazione LED con sensori e sistemi avanzati per la raccolta e il riutilizzo dell’acqua piovana. La mobilità sostenibile è incentivata con percorsi ciclabili, parcheggi per bici e colonnine di ricarica per veicoli elettrici, mentre il progetto promuove il benessere sociale con spazi pubblici accessibili e un forte impegno per la coesione della comunità.
Dopo la manifestazione, con una riconsegna progressiva degli spazi al Fondo COIMA Olympic Village a partire dal mese di aprile 2026, la struttura potrà essere convertita per accogliere gli studenti a partire dall’Anno Accademico 2026/2027.
Il Fondo ha già avviato interlocuzioni al fine di siglare accordi e convenzioni finalizzati ad ospitare gli studenti delle principali università di Milano affinché queste ultime possano pubblicizzare i posti letto presso i propri studenti già a partire dal mese di giugno 2025, in tempo utile per l’anno accademico 2026/2027.
Adepp
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