SORTEGGIO TEMPERATO AL CSM
Questa la via (stretta) di Palazzo Chigi per la tregua sulla separazione delle carriere.
In evidenza

L’idea è chiara: smorzare la tensione. Spegnere la miccia. Nel giorno in cui l’Anm sciopera, Giorgia Meloni riunisce i leader di tutto il centrodestra ed elabora una piattaforma per la distensione con le toghe. Dopo l’incontro a cui in mattinata intervengono, con la premier, Alfredo Mantovano, Carlo Nordio, Antonio Tajani, Matteo Salvini e Maurizio Lupi, Palazzo Chigi fa sapere che sulla separazione delle carriere «la maggioranza ha confermato la propria disponibilità a un confronto costruttivo, con particolare attenzione al dialogo con l’Anm. La riforma della giustizia», si aggiunge per fissare un punto destinato a diventare slogan, «non è concepita contro i magistrati, ma nell’interesse dei cittadini».
Poche parole che da una parte alludono a una data, il 5 marzo, ormai vicinissima: quel giorno il nuovo vertice dell’Associazione magistrati, la nuova giunta guidata da Cesare Parodi, incontrerà la presidente del Consiglio. Tutto noto, tutto già programmato. Ma non si tratta solo di smorzare i toni e attenuare l’attrito prima di sedersi al tavolo. Nel confronto tra la premier, il sottosegretario alla Presidenza, il guardasigilli e gli altri leader, si è concordato di lasciare uno spiraglio aperto sul sorteggio dei togati Csm. È il solo argomento negoziabile. Ma è anche un argomento, un tema, importante
L’ipotesi è semplice: derubricare il “sorteggio puro” ora previsto dalla riforma Nordio a “sorteggio temperato”. In pratica, come previsto da un ddl che il capogruppo Giustizia di FI al Senato Pierantonio Zanettin aveva presentato già nella scorsa legislatura, verrebbe sorteggiata una platea di magistrati eleggibili, all’interno della quale tutti i giudici, da una parte, e tutti i pm, dall’altra, voterebbero i togati dei due futuri Csm. Con un pur minimo margine d’incidenza, dunque, recuperato dalle correnti dell’Anm.
Poche ore dopo, da via Arenula preciseranno che non c’è alcuno spazio per ripensare invece un altro aspetto, che poi è il cuore della riforma, vale a dire il doppio Csm. Nei giorni scorsi, come riferito in più occasioni anche da questo giornale, Mantovano aveva prospettato a Nordio un correttivo, sulla separazione delle carriere, piuttosto radicale: trasformare il Consiglio superiore sdoppiato (uno per i giudicanti e uno, distinto e separato, per i requirenti), previsto ora dal ddl costituzionale, in un Csm unico con due sezioni.
L’idea è parsa fin da subito impercorribile, al ministro della Giustizia: sarebbe insensato un Consiglio unico senza un’assemblea plenaria unica, ma con uno schema del genere, quasi identico a quello in vigore da oltre mezzo secolo, resterebbero immutati i pericoli di condizionamento esercitati, sulle carriere dei giudici, dai pm, più forti e veri “azionisti di maggioranza” delle correnti Anm.
Resterebbe immutata, rispetto al Csm del “Sistema”, la condivisione dell’autogoverno, cioè delle nomine e degli avanzamenti di carriera, che neutralizza la “terzietà” del giudice introdotta all’articolo 111 nel 1999. Nordio lo sa, e lo ribadito. E ieri, dai suoi uffici, hanno ripetuto che «il doppio Csm deve per forza restare nella riforma, è un punto imprescindibile». Si potrà casomai rivedere, insieme col sorteggio, l’aspetto delle quote di genere, non previste, nel testo all’esame del Parlamento, né per i togati né per i laici.
In realtà nella maggioranza si frena, da parte di alcuni, persino sulla negoziabilità dell’estrazione a sorte per i magistrati nei due futuri Csm: secondo questa versione “minimal” della prospettiva da presentare all’Anm, non ci sarebbe alcun intervento sul ddl costituzionale, già approvato una volta alla Camera e ora all’esame del Senato. In realtà, dicono i più intransigenti, il “sorteggio puro” non cambierebbe di un virgola, casomai lo si attenuerebbe in seguito – dopo che la riforma costituzionale sarà stata suggellata dal referendum confermativo – con una legge ordinaria. Ma è un’ipotesi problematica. Di fatto, per com’è scritta ora la norma nella separazione delle carriere disegnata da Nordio, sarebbe impossibile introdurre una qualche forma di “elezione”.
E perciò, l’ipotesi di rivedere il testo della riforma esiste, anche se vorrà dire rassegnarsi a un nuovo passaggio alla Camera (al quale dovrà poi seguire la seconda “navetta”, a distanza di tre mesi come sancisce l’articolo 138 della Costituzione): davvero il 5 marzo si prospetterà all’Anm – in vista di un reciproco “disarmo” – di “stemperare” il sorteggio puro in una versione addolcita. Basterà a spegnere gli ardori dell’Anm? No. Lo hanno detto con chiarezza, ieri, i vertici del “sindacato”. Non se ne parla. Lo scontro continuerebbe. Ma non si può escludere che la proposta del governo produca una frattura tra le correnti, e seduca per esempio la “moderata” Magistratura indipendente, a fronte dell’intransigenza di Area e Md, i gruppi “progressisti”.
Altro aspetto da non trascurare: fonti di FI assicurano che, se si aprisse il vaso di pandora, loro, i berlusconiani, tornerebbero alla carica per ottenere anche il ritorno a una vera e propria elezione, da parte delle Camere, dei consiglieri laici. Vedremo. Di certo, il 5 marzo, prima di Parodi e della sua giunta, Meloni incontrerà l’Unione Camere penali. L’associazione presieduta da Francesco Petrelli lo ha confermato ieri in una nota, e dirà solo una cosa: rivedete pure il sorteggio, ma se rinunciate al doppio Csm, ammazzate la riforma.
Altre Notizie della sezione

LO SCIOPERO DELLE TOGHE SFIDA PARLAMENTO E VOLONTÀ POPOLARE
27 Febbraio 2025È indiscutibile l’elevato tasso di democraticità della riforma, ben lontana dai cupi fantasmi illiberali evocati anche nelle ragioni dell’Astensione di domani.

FESTIVAL DEL LAVORO 2025: APERTE LE ISCRIZIONI
26 Febbraio 2025Sul sito della manifestazione possibile donare un contributo, al momento dell'iscrizione, al Gaslini di Genova per acquistare un ventilatore polmonare neonatale.

Malattie rare: all’Irccs San Raffaele un poliambulatorio del neurosviluppo
26 Febbraio 2025Due milioni di malati solo in Italia, il punto su diagnosi, transizione ad età adulta nel convegno promosso insieme alle organizzazioni dei pazienti AS.MA.RA e CoLMaRe