La parola magica è zero
Mi sono molto interrogata sulle ragioni che hanno portato alcuni a sollevarsi dopo tanto silenzio sulla riforma della legge professionale.
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Poiché quando gli uomini decidono di muoversi dopo una lunga e colpevole inattività, e soprattutto gli avvocati, un motivo c’è sempre, ho pensato che il risveglio, soprattutto di determinati soggetti, dovesse necessariamente avere un motivo, e un motivo che li riguardasse direttamente.
Pensando e ripensando, ho trovato, o almeno credo, questo motivo.
La principale mira della riforma voluta dal principe era, come ho già scritto nei giorni scorsi, incidere sulla durata e sulla ripetibilità dei mandati, sia per quello che riguarda i Coa che per quello che riguarda il Cnf, ma non era detto che si potesse pensare da parte di qualcuno anche alla revisione della durata e della ripetibilità dei mandati in Ocf, quest’ultima forse non gradita al Nostro.
E allora, proprio come ad Archimede Pitagorico, mi si è accesa una lampadina: la ratio, il motivo scatenante, il nodo cruciale che ha prodotto l’improvviso risveglio di tante belle addormentate ha un nome.
Mandato Zero! (Ricordate Di Maio??)
Unendo i puntini come nella settimana enigmistica, e quindi collegando tante voci che mi sono giunte, ho compreso che il Principe per indurre molti a sostenere il suo progetto avrebbe promesso l’azzeramento totale di tutti i mandati precedenti l’approvazione della nuova riforma, e così determinato la possibilità per chiunque di ricandidarsi, indipendentemente da quanto fatto in precedenza.
È di tutta evidenza che questa possibilità, alla quale molti non avevano pensato credendo che ci fosse un limite a tutto, scompagina completamente i calcoli di tutti coloro che pensavano di concorrere prossimamente a qualche importante scanno, e in particolare al Cnf, dove potrebbero restare avvinghiati gli attuali componenti.
Ancora una volta dov’erano i colleghi che ora protestano (si è aggiunta anche l’unione degli ordini della Toscana) quando all’ultimo congresso è stato approvato e acclamato il testo di tre mozioni con unica votazione, che slegavano completamente le mani al Cnf sulla riforma della legge professionale????
Pare che tra le tante bozze che stanno circolando emergerà un testo in parte modificato per la riunione del giorno 29, che per ovvi motivi forse non sarà molto partecipata, nel quale questo azzeramento prenderà corpo e si renderà evidente a chi avrà la pazienza e l’attenzione di leggere con cura il testo, sempre che venga distribuito.
Non voglio definire questo agire, sia da parte di chi ha orchestrato questa manovra, sia da parte di chi protesta solo oggi perché ne è direttamente inciso, perché vorrei evitare di di fare ricorso ad un linguaggio che non sarebbe certamente dignitoso prima di tutto per una Signora e poi anche per un Avvocato, e io sono entrambi.
Mi dicono che ci sia grande fermento in queste ore sia nel CNF, perché il gioco è stato scoperto e sta montando una vivace reazione che nessuno si attendeva, sia da parte di coloro che finalmente desti stanno cercando di radunare le idee per coagulare consenso e promuovere iniziative di contrasto.
Meglio tardi che mai, ma avrei preferito francamente che ci fossero stati motivi più nobili sia alla base dell’intervento riformatore che alla base delle odierne proteste, quantomeno da parte di alcuni.
Sarà uno scontro, insomma, tra chi vuol rimanere incollato alla poltrona e chi vorrebbe sedersi… Ci sono lodevoli eccezioni, alcuni che credono ancora a principi e valori… ma altri hanno solo mire personali, per poltrone nell’avvocatura o nella politica, con relativi scambi di cortesie che in questi mesi abbiamo visto spesso e sono ancora in atto. “Se io do una cosa a te tu ne dai una a me” oppure “se io vado là aiuto te a venire al mio posto”….
A fronte di questo si starebbe svegliando anche OCF… Nulla da AIGA e Movimento Forense…. Come mai???
Attenzione in questi giorni, quindi, perché di certo succederà qualcosa di eclatante.
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