Da quivis de populo a boy scout
Ricorrenti contro il doppio mandato: prima «quivis de populo» e poi di «boy scout»
Mi dicono che i ricorrenti (io uno di loro) contro il Consiglio Nazionale Forense (per la questione del doppio mandato, si veda CNF, doppio mandato e certezza del diritto) dai difensori della legalità siano stati gratificati prima del «quivis de populo» e poi di «boy scout» per aver osato contestare l’illegalità muovendo, loro, da una presunzione di legalità. Non so mai se collocarmi nel movimento d’élite o in quello di massa. Certo quello di élite è più rapido, quello di massa più lento. Mi piace però l’opera di disvelamento. Dietro le resistenze emotive nei confronti del mondo che cambia, si cela un diffuso atteggiamento conservatore sospeso tra giudizio di fatto e giudizio di valore. Tra una tenace difesa corporativa e una nuova avvocatura di massa, ancora amorfa, ma vocata al cambiamento. Siamo di fronte ad una élite arroccata sui propri privilegi che resiste di fronte ai colpi inferti da alcuni “algoritmi impazziti” che interpretano, o credono di poter interpretare, l’anelito della massa che però si limita ad assistere con qualche timido applauso sui social. In mezzo un Giudice che dovrebbe essere autonomo e imparziale. È l’illusione della certezza del diritto che la teoria giuridica tradizionale, coscientemente o incoscientemente, si sforza di mantenere (H. Kelsen, Lineamenti di dottrina pura del diritto, Einaudi, Torino, 1970, pag. 125).
Altre Notizie della sezione
Dalla separazione delle carriere al controllo politico del Pm
23 Dicembre 2024Qualcuno deve aver convinto la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che la separazione delle carriere sia cosa “buona e giusta”, che avremo, di conseguenza, “una giustizia più equa e più efficiente”.
Il “silenzio cafone” della politica.
20 Dicembre 2024Il diritto conosce due forme di silenzio, il silenzio accoglimento e il silenzio rigetto, entrambi di facile intuizione, a seconda della reazione della pubblica amministrazione all’istanza di un cittadino.
Per la presidenza in Covip siamo al controllo di legalità
19 Dicembre 2024Mi pare almeno singolare che il Capo di Gabinetto del Ministro che, tra il resto, verifica gli atti da sottoporre alla firma del Ministro, non abbia evidenziato la mancanza dei requisiti di legge per il candidato proposto.