Virus Letale ...l'avvocatura di Mascherin.
L' avvocatura di Mascherin, fuori e dentro la Costituzione è frutto dei tavoli privati di concertazione tra avvocati e rappresentanti politici, di cui la maggioranza degli avvocati non ha conosciuto alcunché, e gestione e patrimonio di pochi
La nostra Costituzione, frutto di un compromesso tra forze politiche diverse e talvolta contrastanti ma unite da un unico obiettivo diretto alla tutela e salvaguardia di uno stato democratico e sovrano …subisce passivamente la “violenza concordata”, frutto di un tentativo di legittimazione di un potere autoreferenziale e autarchico che fa propria l’illegalità per istituzionalizzare definitivamente il “presunto governo dell’avvocatura”. Questo “compromesso”voluto dall’avvocatura di Mascherin, concepito nei meandri dell’illegalità che lo promuove, sta facendo rabbrividire i nostri Padri Costituenti , che non meriterebbero tale oltraggio. Difficile recuperare come categoria la sovranità di un consenso democraticamente acquisito, perché le vere riforme a sostegno dell’avvocatura meritavano il giusto rilievo ed attenzione da parte delle istituzioni e non dovevano essere frutto di un compromesso tra un governo e rappresentanze illegali dell’avvocatura. L’ unico principio da costituzionalizzare è il rispetto del doppio mandato come garanzia di ricambio nelle istituzioni per scongiurare il consolidamento delle rendite di posizione e garantire il ricambio nelle istituzioni. L’ avvocatura di Mascherin, fuori e dentro la Costituzione è frutto dei tavoli privati di concertazione tra avvocati e rappresentanti politici, di cui la maggioranza degli avvocati non ha conosciuto alcunché, e gestione e patrimonio di pochi. L’autonomia che Mascherin ed il Cnf rivendicano , unitamente a quanto preventivato e pianificato dalle rappresentanze apicali della categoria è solo un modo per svincolarsi anche dalla politica e gestirsi in maniera completamente autonoma e al di fuori della Legge. È stato più volte affermato che la sopravvenienza legislativa, Sezioni Unite ed interventi a seguire, “avrebbe inciso sull’esercizio delle funzioni ” attribuite dalla legge al CNF (Cit. ). La giurisdizione elettorale domestica sarebbe espressione del principio di “autonomia ” cui l’ordinamento italiano ha inteso “conformare l’ordine degli avvocati”(Cit. ). La sintesi è che il concetto di autonomia più volte invocato dal CNF altro non è che la fantomatica espressione del “lasciateci gestire le cose nostre” perché l’interpretazione Autentica è Irragionevole ed è lesiva del principio di “Proporzionalità “!!!!! In un sistema in cui il Governo , con il suo ministro , continua ad ignorare in maniera evidente “l’illegalità consumata e reiterata nelle istituzioni forensi” , dal CNF ai localismi dei COA e presta attenzione al solo rilievo delle riforme , non vi è via di scampo per ritenere che il patto “stato/antistato” …stia continuando il suo percorso , secondo il disegno già tracciato da chi comanda sul silenzio e sull’inerzia degli inetti. La verità è che la regola del doppio mandato mal si presta alla politica e a tutte le istituzioni che non intendono la “rappresentanza come servizio per la collettività ” ma mestiere redditizio. Lo sdegno , la rabbia e il disappunto aumentano solo nelle coscienze di chi ha scelto l’isolamento imposto dalla richiesta di rispetto della Legalità. L’illegalità si afferma come verità incontestabile…l’avvocatura fa finta di sopravvivere, schiava di sé stessa…e schiava dei suoi padroni. Arriveranno le sentenze come antidoto al sistema ma sarà difficile un recupero dalle macerie delle coscienze.
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