Via al “decreto tribunali”. Sospensioni fino al 23 marzo con qualche eccezione
Mattarella ha firmato il decreto, da oggi entreranno in vigore le nuove norme sulle udienze
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Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha appena ieri il decreto legge recante misure straordinarie ed urgenti per contrastare l’emergenza epidemiologica COVID-19 e contenere gli effetti negativi sullo svolgimento dell’attività giudiziaria. Da stamattina dunque il mondo della giustizia dovrà attenersi a quanto stabilito dal decreto legge firmato la scorsa settimana dal premier Conte e destinato ad arginare l’emergenza Coronavirus nei tribunali. Il decreto prevede una fase di sospensione da lunedì 9 marzo a domenica 22 marzo di tutti i procedimenti pendenti, sia penali che civili. Saranno sospesi anche i termini per il compimento di qualsiasi atto dei procedimenti rinviati, con alcune eccezioni: nel civile le udienze nelle cause di competenza del tribunale per i minorenni relative alle dichiarazioni di adottabilità, ai minori stranieri non accompagnati, ai minori allontanati dalla famiglia ed alle situazioni di grave pregiudizio; nelle cause relative ad alimenti o ad obbligazioni alimentari derivanti da rapporti di famiglia, di parentela, di matrimonio o di affinità; nei procedimenti cautelari aventi ad oggetto la tutela di diritti fondamentali della persona. Per quel che riguarda il penale, le sospensioni riguarderanno:le udienze di convalida dell’arresto o del fermo, quelle dei procedimenti nei quali nel periodo di sospensione scadono i termini (art.304 del codice di procedura penale), le udienze nei procedimenti in cui sono state richieste o applicate misure di sicurezza detentive e le udienze nei procedimenti che presentano carattere di urgenza per la necessità di assumere prove indifferibili. Il decreto prevede anche fino al 31 maggio la partecipazione a qualsiasi udienza delle persone detenute, internate o in stato di custodia cautelare, quando possibile però mediante videoconferenze o con collegamenti da remoto. Per quanto riguarda gli istituti penitenziari e gli istituti penali per minorenni dal 9 marzo fino al 22 marzo i colloqui con i congiunti o con altre persone cui hanno diritto i condannati, gli internati e gli imputati, sono svolti a distanza, mediante, ove possibile, apparecchiature e collegamenti di cui dispone l’amministrazione penitenziaria e minorile o mediante corrispondenza telefonica, che può essere autorizzata oltre i limiti della normativa vigente. Da ultimo, le disposizioni relative alle udienze si applicano anche ai procedimenti relativi alle commissioni tributarie, alla magistratura militare e alla giustizia contabile e amministrativa.
Torino:
Sospensione oggi e domani di tutte le udienze civili e penali ordinarie mentre saranno celebrate solo quelle penali con imputati sottoposti a misura cautelare i cui termini di custodia siano prossimi alla scadenza. Saranno inoltre celebrate le udienze dinnanzi alla sezione penale competente e relative ai mandati di arresto europei. Lo ha deciso la Corte d’Appello di Torino d’intesa con la Procura generale a seguito delle disposizioni emanate dal presidente del Consiglio dei ministri e le norme di legge in materia di contenimento e prevenzione del contagio Covid 19. L’attività della Procura generale presso la Corte di Appello sarà ridotta ai soli servizi essenziali Udienze sospese, domani e martedì, anche in Tribunale a Torino ad eccezione, per il settore penale, della convalida degli arresti in flagranza e dei fermi di indiziato di reato, giudizi direttissimi a richiesta della Procura, Interrogatori di garanzia, a seguito di applicazione di misura cautelare o a seguito di richiesta di misura interdittiva (con carattere preventivo), procedimenti avanti al Tribunale del Riesame, diversi dall’appello.
Milano
Riaprirà stamattina dopo due giorni di chiusura totale per una sanificazione straordinaria in seguito ai casi di magistrati positivi al Coronavirus, il Palazzo di Giustizia di Milano in una città e in una regione che, nel frattempo, sono diventate zone di sicurezza in cui non si può entrare e da cui non si può uscire, salvo gravi motivi o esigenze di lavoro. Un’attività, quella giudiziaria milanese, che di fatto riprenderà a bassissimo regime, solo per le urgenze e per rinviare gli altri procedimenti, come il caso ‘Ruby ter’ in calendario davanti alla settima penale. Per il processo a carico di Silvio Berlusconi e altri 28 imputati alcune parti (pochi legali e pm) dovranno presentarsi davanti ai giudici, con le distanze di sicurezza richiamate ormai in molti provvedimenti, per la comunicazione del rinvio. Per altri procedimenti non urgenti, invece, iniziano ad arrivare i rinvii telematici, senza necessità di andare in aula.
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