Le norme del nuovo decreto firmato da Conte in vigore da oggi
Ci si può spostare per fare la spesa. Alle 18 chiudono bar e ristoranti
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Bisogna “evitare ogni spostamento” ed ”è vietata ogni forma di assembramento” anche all’aperto. Con queste due norme l’Italia, dal 10 marzo al 3 aprile 2020, diventa “zona protetta”: lo “stare a casa” è imperativo.
Si fermano così ovunque cinema, teatri, palestre, matrimoni, funerali e nel weekend anche i centri commerciali. Garantita l’apertura di negozi di alimentari e farmacie: si può uscire di casa per fare la spesa. I bar e ristoranti possono aprire solo dalle 6 alle 18. Chi ha più di 37,5 di febbre deve stare a casa.
Lavoro e necessità – I cittadini su tutto il territorio nazionale possono muoversi solo per “comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o spostamenti per motivi di salute”. Non si ferma la circolazione delle merci né il trasporto pubblico. È possibile andare a fare la spesa. Chi si sposta sul territorio può autocertificare le ragioni per cui lo fa ma per chi trasgredisce o dichiara il falso sono previste sanzioni che vanno fino all’arresto.
Stop assembramenti – È la novità annunciata da Conte, non prevista fino a ieri neanche nelle zone “arancioni”: basta feste e raduni, sono vietati ovunque assembramenti in luoghi pubblici o aperti al pubblico.
Febbre e quarantena – Chi abbia sintomi da infezione respiratoria e febbre maggiore di 37,5 gradi centigradi, è “fortemente raccomandato” di restare a casa e contattare il proprio medico. Il divieto di muoversi è “assoluto” per chi sia stato messo in quarantena o sia positivo al virus.
Fermo il campionato, non le coppe – Si fermano tutti gli sport, incluso il campionato di calcio, ma possono tenersi a porte chiuse competizioni internazionali. Gli atleti professionisti e olimpici possono allenarsi.
Palestre no, parchi sì – Sono chiuse le palestre, ma si può fare sport all’aria aperta rispettando la distanza di un metro.
Chiuse piscine, centri benessere, centri termali, centri culturali e ricreativi. CHIUSI GLI IMPIANTI DA SCI – Piste chiuse in tutta Italia.
Ferie e congedi – Si “raccomanda” ai datori di lavoro pubblici e privati di promuovere la fruizione di ferie e congedi. Sono invece sospesi i congedi dei medici. È applicabile il lavoro agile anche in assenza di accordi aziendali.
Stop svaghi – Sospese tutte le manifestazioni e gli eventi: fermi i cinema, teatri, pub, scuole da ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche. Chiusi musei e siti archeologici.
Bar e negozi – Bar e ristoranti possono aprire solo dalle 6 alle 18 con obbligo di garantire la distanza di almeno un metro, pena la sospensione dell’attività. La regola della distanza vale per tutti i negozi che possono stare aperti ma se sono all’interno dei centri commerciali chiudono nei weekend. Nessun fermo per alimentari, farmacie e parafarmacie.
Ferme scuole e esami patente – Scuole e università restano chiuse fino al 3 aprile. Stop a tutti i concorsi, tranne quelli per titoli o per via telematica, si fermano anche gli esami per la patente. Unica eccezione i concorsi per i medici.
Le Chiese – I luoghi di culto possono aprire solo se in grado di garantire la distanza di almeno un metro: sospese le cerimonie civili e religiose, inclusi i funerali.
Salvo che per “motivi indifferibili” non ci si potrà più muovere dal proprio comune di residenza. Gli spostamenti saranno consentiti solo per motivi di lavoro, di salute, ma comprovati da certificato medico o per “stato di necessità”. Come dover acquistare farmaci o alimenti introvabili nel proprio comune. In tutti questi casi servirà mostrare una autocertificazione scaricabile dal sito del Viminale. Dichiarare il falso farà scattare le sanzioni penali previste per la “dichiarazione non veritiere. Nessun blocco dei trasporti , aerei, su ferro o gomma. Supermercati e centri commerciali resteranno chiusi nei week end per evitare assembramenti. Scatta il divieto di assembramenti all’aperto in locali rivolti al pubblico. E comunque obbligo di far rispettare la distanza di sicurezza di un metro, pena la chiusura. Cinema, discoteca e pub, tutti chiusi. Cosi teatri e musei, sale da ballo, sale giochi. Oltre al campionato di serie A si fermano tutti gli altri sporti Se si infrangono le regole si rischia l’arresto fino a tre mesi e una multa fino a 206 euro.
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