Anno: XXV - Numero 214    
Giovedì 21 Novembre 2024 ore 13:20
Resta aggiornato:

Home » Priorità al sostegno ai professionisti

Priorità al sostegno ai professionisti

Le richieste dell’associazione europea dei professionisti e delle imprese

Priorità al sostegno ai professionisti

Estendere gli ammortizzatori sociali a tutte le imprese e lavoratori autonomi che abbiano o meno lavoratori dipendenti. È questa una delle richieste di Aepi con i sindacati Ciu – Unionquadri, Cse, Flai Trasporti, Firas – Spp, Consil, sindacato Clas e Uic nella lettera indirizzata al Governo, firmata anche dall’Ancot, Associazione nazionale consulenti tributari aderente ad Aepi, dopo l’annuncio dello stanziamento di 25 miliardi. Sul tavolo, una serie di priorità, rilanciate dalla Confederazione Aepi, per conto di 31 associazioni datoriali, intersettoriali e professionali in rappresentanza di 300mila imprese e 12mila professionisti. Chieste anche  la riduzione del 50% dei contributi previdenziali per i lavoratori autonomi o artigiani e commercianti che ne facciano richiesta, l’estensione delle misure di sostegno al reddito per tutti i lavoratori dipendenti assunti negli ultimi 4 mesi, blocco di tutti i licenziamenti nei tre mesi antecedenti allo stato di crisi. Inoltre, rispetto al bonus indennità, si chiede un’estensione per tutti i lavoratori autonomi e che sia raddoppiato rispetto alla cifra di 500 euro, ritenuta troppo bassa. Ma per Aepi gli interventi non possono prescindere da una rateizzazione dei pagamenti sospesi nei 12 mesi successivi al termine della situazione di difficoltà e dal blocco non solo di tasse e contributi ma anche di utenze e mutui. E ancora: credito d’imposta del 100% per gli investimenti che portino verso il lavoro agile. Infine, proteggere e rilanciare il made in Italy. ”Abbiamo bisogno di azioni concrete, rapide e coordinate, anche con il coinvolgimento dell’Europa”, dice il presidente della confederazione Aepi, Mino Dinoi che, la scorsa settimana, ha preso parte al vertice convocato dal ministro degli Esteri Di Maio per un piano straordinario. ”Apprendiamo da Cassa Depositi e Prestiti e Sace – spiega- dei 7 miliardi a sostegno delle imprese, di cui più della metà in vista del  piano per la promozione del made in Italy, quindi a supporto delle attività di export. Non dimentichiamo le nostre eccellenze in questo  momento di stallo. Piccole e microimprese che vanno tutelate, al pari delle altre”. ‘Nei giorni scorsi – aggiunge il presidente dell’Ancot, Celestino Bottoni – avevamo chiesto una sospensiva o un differimento generale di tutti gli adempimenti e provvedimenti per i professionisti. Le indicazioni emerse sembrano accogliere le nostre istanze. Confidiamo  di usufruire di tali misure dalla scadenza del 16 marzo. Da questa emergenza ne usciremo più forti, vinceremo insieme questa sfida”.

 

© Riproduzione riservata

Iscriviti alla newsletter!Ricevi gli aggiornamenti settimanali delle notizie più importanti tra cui: articoli, video, eventi, corsi di formazione e libri inerenti la tua professione.

ISCRIVITI

Altre Notizie della sezione

Archivio sezione

Commenti


×

Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.