Enpav. È attiva la procedura 'sblocca bonus'
A ridosso di Pasqua, mentre l'Enpav aveva già dato il via libera alle prime 4mila domande, il Decreto Liquidità ha bloccato il bonus di 600 euro.
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Chiesto a tutte le casse di far sottoscrivere a ciascun iscritto una dichiarazione integrativa di esclusiva appartenenza previdenziale per evitare casi di doppia fruizione. Il Presidente Gianni Mancuso critica la procedura e attiva la procedura sblocca-bonus. L’Enpav ha dovuto sospendere il bonus di 600 euro, in pagamento già da giovedì 9 aprile, in favore dei primi 4000 medici veterinari che avevano presentato regolare domanda. Lo rende noto l’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza Veterinaria, spiegando di avere già approntato la procedura necessaria a sbloccare l’erogazione del sussidio nei tempi più rapidi.
È stato il Ministero del Lavoro a bloccare le domande in pagamento presso tutte le casse dei professionisti, chiedendo di integrare l’istanza con una informazione inizialmente non richiesta dallo stesso Ministero: l’autodichiarazione di non essere iscritti ad altro ente di previdenza (gestione separata Inps o Enasarco) per scongiurare eventuali duplicazioni del sussidio. Una circostanza, quella delle duplicazioni, valutata come improbabile dalle casse, in grado di perfezionare autonomamente il doppio controllo: le prime 4.000 domande (sulle 14.000 presentate fino alla scorsa settimana) erano già state vagliate dall’Enpav e processate per il relativo versamento bancario- fa notare il Presidente Gianni Mancuso, critico verso la procedura dei ministeri vigilanti: “ Invece di creare confusione, sarebbe bastato – dice- chiedere la dichiarazione una volta sola all’Enpav per conto di tutti i nostri aventi diritto“.
Procedura sblocca bonus per le prime 4000 mila domande– Oggi stesso, l’Enpav ha avviato la procedura sblocca bonus per le 4000 domande sospese giovedì scorso. Con una email ai medici veterinari interessati, l’Enpav consentirà già da oggi di perfezionare la dichiarazione integrativa di esclusiva appartenenza all’Enpav. La comunicazione via email è in corso di spedizione “per gruppi, per evitare il sovraffollamento di accessi al sito”- spiega l’Enpav – precisando che la dichiarazione integrativa “non modifica l’ordine iniziale di arrivo delle domande”.
Le altre domande presentate alla data del 9 aprile- Chi ha già presentato la domanda all’Enpav alla data del 9 aprile, non dovrà ripresentarla, ma dovrà integrare quella già inoltrata, compilando il Modello di Dichiarazione Integrativa, che entro oggi sarà disponibile nell’Area Riservata agli iscritti. In pratica, viene chiesto di autocertificare se si è iscritti esclusivamente all’Enpav oppure no.
Le domande presentate dopo il 9 aprile- il Per le domande presentate ex novo dopo il 9 aprile, il modello di domanda presente nell’Area Riservata è stato già aggiornato ed integrato con le nuove indicazioni del Decreto legge “Liquidità”. Per presentare la domanda o per fare la Dichiarazione Integrativa, c’è tempo fino al 30 aprile 2020.
Doppia iscrizione– Il blocco dell’indennità di 600 euro – che viene anticipata dalle Casse agli iscritti per conto del Ministero dell’Economia- è stata disposta dal cosiddetto “Decreto legge “Liquidità”, (articolo 34- Divieto di cumulo pensioni e redditi)) che ha modificato le condizioni per l’accesso al beneficio riservandolo ai soli professionisti iscritti in via esclusiva a un solo ente di previdenza obbligatorio. Per coloro che sono iscritti all’Enpav e alla Gestione Separata Inps (es. borsisti, collaboratori…), la legge di conversione del decreto “Liquidità” potrebbe chiarire come deve intendersi l’iscrizione in via esclusiva ad un ente di previdenza obbligatorio e riammetterli al bonus dei 600 Euro.
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