Controlli coronavirus, la multa scatta anche nei giardini privati
Super controlli. Con la parola d’ordine di guerra agli assembramenti.
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Perché in questa delicatissima fase della parziale ripresa della vita sociale a seguito del lockdown, diventa fondamentale evitare che le persone si raggruppino negli spazi pubblici alimentando potenzialmente di nuovo le possibilità di contagio dopo due mesi di chiusura quasi totale in casa. Ma anche negli spazi privati. Perché se sono vietati nei parchi pubblici e all’esterno dei locali, gli assembramenti sono ugualmente vietati nei giardini privati e negli spazi condominiali. Questo il motivo per cui, nella giornata di ieri, in molti a Perugia sono finiti con il naso all’insù per guardare un elicottero dei carabinieri che ha più volte roteato sopra diverse zone cittadine, in particolare quelle considerate maggiormente residenziali e dunque con case singole e magari con giardini. Contemporaneamente, le forze dell’ordine hanno passato al setaccio i parchi pubblici. Il sindaco Romizi conferma il non abbassamento della guardia. «Non è finita e va mantenuto il corretto comportamento tenuto fino ad oggi. Vanno rispettate le regole per stare nei luoghi pubblici. Alcuni hanno preso l’occasione della riapertura delle aree verdi per incontrarsi e non va bene. Monitoriamo attentamente la situazione».
Da sindaco a sindaco. «La vicenda di un gruppo di ragazzini minorenni trovati dalla Polizia locale a fare una “partitella” di calcio dentro un impianto sportivo ci costringe a ripercorrere con fermezza i principali divieti che sembrano essere “poco chiari”. Intanto il verbale di sanzione – molto oneroso – sarà comminato ai genitori». Lo annuncia il sindaco Giacomo Chiodini, rendendo noto come nelle ore immediatamente successive alla riapertura dei parchi anche a Magione si sono riscontrate situazioni di criticità. «A tutti piacerebbe poter far giocare i propri figli, ma lo sforzo può essere vanificato dalla superficialità di pochi: tuteliamo i nostri bambini» conclude il primo cittadino. Ci va ancora più pesante Fausto Risini, sindaco di Città della Pieve: «Troppa leggerezza da parte di alcuni…se continua così chiuderò parchi e aree a rischio assembramento». Calo di multe sulle strade, nelle prime ore della ripartenza. Un calo, spiegano le forze dell’ordine, nella logica delle cose dal momento che con la parziale ma importante riapertura di molte attività dal 4 maggio anche i motivi validi per uscire di casa sono inevitabilmente aumentati. «Si informa che le persone controllate nella giornata del 4 maggio, ai fini delle verifica dell’osservanza nel territorio di questa provincia delle misure di contenimento per fronteggiare l’emergenza Coronavirus, sono state 1.946 – fa sapere la Prefettura -. I controlli hanno portato alla contestazione di 22 violazioni nei confronti dei trasgressori, che come noto, a seguito dell’entrata in vigore del Decreto legge 19/2020, sono adesso punite con la sanzione amministrative pecuniaria che va da 400 a tremila euro. Nessuna persona denunciata per falsa attestazione». Sanzionato il titolare di un’attività commerciale e anche in questo caso si tratta di una situazione particolarmente virtuosa, dal momento che gli esercizi controllati sono stati oltre settecento.
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