Anno: XXV - Numero 214    
Giovedì 21 Novembre 2024 ore 13:20
Resta aggiornato:

Home » Giustizia, nel civile Italia lumaca d’Europa: 1.200 giorni per chiudere una causa

Giustizia, nel civile Italia lumaca d'Europa: 1.200 giorni per chiudere una causa

Qualche progresso, ma il quadro resta sconfortante.

Giustizia, nel civile Italia lumaca d'Europa: 1.200 giorni per chiudere una causa

“Nella gestione della giustizia in Italia vediamo miglioramenti. Ce ne dovrebbero essere di più: c’è un cambiamento in meglio, ma è piuttosto lento”, ha detto la commissaria europea alla Giustizia Vera Jourova, presentando a Bruxelles la nuova edizione dello Eu Justice Scoreboard, dedicato all’amministrazione della giustizia civile ed amministrativa, quella che ha un maggiore impatto sul funzionamento dell’economia (i dati sono del 2017; mancano per Cipro e Regno Unito). “Il numero dei casi pendenti – prosegue Jourova – sta calando in modo consistente nelle diverse categorie, ma rimane il più alto dell’Ue per le cause civili e commerciali. E il tempo che serve per risolvere le cause civili e commerciali in primo grado è aumentato l’anno scorso e rimane tra i più lunghi dell’Ue”.

In Italia servono più di 1.200 giorni per chiudere una causa civile in Cassazione, più di 800 per il secondo grado e oltre 500 in primo grado. “La lunghezza dei procedimenti è calata in Italia del 15% rispetto al 2010 nella giustizia amministrativa, ma le sfide rimangono, in particolare nei gradi di giudizio più alti”, dice la commissaria europea alla Giustizia Vera Jourova. Tra i grandi Paesi, in Spagna, che pure è uno dei peggiori, per chiudere una causa civile in terzo grado occorrono circa 600 giorni, la metà rispetto all’Italia; in Germania poco più di 200, in Francia poco più di 400. “Per quanto riguarda la qualità – dice ancora Jourova – c’è spazio per migliorare, in particolare gli incentivi per usare sistemi alternativi di risoluzione delle dispute e la disponibilità di strumenti digitali per la gestione dei tribunali; in più il numero dei giudici rimane uno dei più bassi dell’Ue”. La percezione dell’indipendenza dei giudici – secondo il rapporto – è migliorata nel 2018, sia tra i cittadini che tra le società. Ma l’impatto sull’economia è ancora sottovalutato.

© Riproduzione riservata

Iscriviti alla newsletter!Ricevi gli aggiornamenti settimanali delle notizie più importanti tra cui: articoli, video, eventi, corsi di formazione e libri inerenti la tua professione.

ISCRIVITI

Altre Notizie della sezione

Archivio sezione

Commenti


×

Informativa

Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.